Trecate - Anche quest’anno le feste Patronali di Trecate hanno visto un’ importante partecipazione della corale San Gregorio Magno. Nella mattina di domenica 15 settembre il coro ha animato la liturgia della S. Messa celebrata dal vescovo e, nel pomeriggio, in Piazza Cavour, ha eseguito la Cavalleria rusticana, di Pietro Mascagni. Il successo di questa composizione è stata enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata a Roma nel 1890. La storia che portò alla nascita di Cavalleria Rusticana è abbastanza curiosa: nel 1888 l'editore Sonzogno istituì un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un'opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno. Mascagni, che all'epoca risiedeva a Cerignola, dove dirigeva la locale banda musicale, venuto a conoscenza di questo concorso a due mesi dalla chiusura delle iscrizioni, chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti di scrivere un libretto. Lui e il suo collega Guido Menasci scelsero come base la novella di Giovanni Verga "Cavalleria Rusticana". La cosa particolare fu che i due lavorarono all'opera con Mascagni per corrispondenza, mandandogli i versi su delle cartoline. L'opera fu completata l'ultimo giorno valido per l'iscrizione al concorso. Ovviamente l'opera di Mascagni fu selezionata per essere rappresentata a Roma. La novità, invece, per quel che concerne la storia della corale, è che l’esecuzione non si è tenuta al chiuso, in teatro o in chiesa, ma nella piazza cittadina. Uno spettacolo memorabile e di grande successo. Rappresentare un’opera all’aperto e soprattutto in una piazza non è cosa da poco. E, nonostante i rumori e il brusio tipico di questo luogo, la corale ha dimostrato ancora una volta la propria professionalità e bravura affrontando anche questa sfida.
Dalla piazza trecatese a quella di un paesino della Sicilia il passo è stato breve; come facile è stato immergersi nella vicenda grazie all’abilità dell’Opera Symphony Orchestra che, sotto la sapiente bacchetta del direttore Mauro Trombetta, è riuscita a creare tutte le sfumature sonore atte ad introdurci nella giusta atmosfera. Splendidi i solisti che con maestria di voce e capacità recitativa hanno dato vita a personaggi veri e di forte impatto emotivo. Un dramma della gelosia dove, ancora una volta, le forti passioni, portate all’estremo, sono da sempre causa di tragedie e sciagure. La rappresentazione, in forma semiscenica, ha visto alternarsi sul palco la voce calda e vibrante di Giorgia Gazzola, nel ruolo di Santuzza, accompagnata dall’ intensa prestazione del Turiddu di Danilo Formaggia, per poi passare dalla voce profonda di compar Alfio, Marzio Giossi, a quella civettuola e leggiadra di Lola, sostenuta da Agnese Jurkowska e di una Mamma Lucia, Sara Bonini, perfettamente calata nel suo ruolo. Ogni posto a sedere era occupato e gran parte del pubblico ha assistito in piedi all’intera rappresentazione. Il risultato è stato di grande effetto.
La settimana successiva, domenica 21 settembre, la corale trecatese, diretta dal maestro Alberto Sala, ha poi animato la messa in duomo a Novara per l’ordinazione di due diaconi: Michele Balzaretti, di Novara, e Francesco Antonio Fittipaldi, della Parrocchia di Trecate. Una cerimonia emozionante, che ci ha reso testimoni della Vocazione sacerdotale a cui il Signore ancora oggi chiama i giovani. Durante la messa l’armoniosa voce solista di Roberto Messina ha contribuito ad impreziosire l’esecuzione del coro San Gregorio Magno. In questi momenti di alta musica, sia in piazza che in chiesa, non possiamo che sentirci orgogliosi. Fanno bene all’anima e alla vita. Auguriamo a tutti coloro che sono intervenuti, a chi ha ascoltato o a chi si è lasciato solo scivolare accanto alcune note, di permettere che la musica possa toccarvi il cuore.
Mariagabriella Di Giovanni