Share |

NON DOVEVA MORIRE...

Romentino - Mercoledì 9 maggio, in occasione del quarantesimo anniversario dalla morte di Aldo Moro, verrà presentato a Romentino, al centro Pio Occhetta alle ore 21, il libro di Riccardo Ferrigato - "NON DOVEVA MORIRE, come Paolo VI cercò di salvare Aldo Moro". Il primo libro racconta il caso Moro dal punto di vista del Vaticano, rivelando retroscena e documenti inediti, come la bozza – mai pubblicata prima d’ora – della lettera che Paolo VI scrisse agli uomini delle Brigate Rosse. La presentazione è di mons. Leonardo Sapienza, Reggente della Prefettura della Casa Pontificia.

Riccardo Ferrigato NON DOVEVA MORIRE - Come Paolo VI cercò di salvare Aldo Moro.  Nella primavera del 1978, dopo la strage di via Fani e il sequestro di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse, i destini del presidente della DC e di Paolo VI si incrociarono per l’ultima volta. Così, a partire dalla loro relazione e dai tentativi del Papa di salvare il “caro amico” rapito, si può oggi raccontare in modo nuovo quello che accadde in quei giorni. A lungo il Vaticano ha mantenuto il più stretto riserbo sulle azioni di papa Montini. Anche per questo il Pontefice è stato accusato di debolezza, immobilismo, sudditanza rispetto al governo italiano. Le rivelazioni che si sono susseguite nel corso dei decenni, e che qui vengono raccolte e discusse, oltre ai documenti finora inediti e riprodotti nelle pagine di questo libro, svelano invece un Paolo VI deciso, attivo, pronto a far pesare tutta la sua influenza. Eppure l’amicizia tra Moro e Montini, gli straordinari sforzi e perfino il potere di cui disponevano non fermarono la violenza dei terroristi. Il dramma si compì nel sangue del presidente della Democrazia cristiana e segnò gli ultimi giorni di vita del Pontefice, fino a colpire tutti noi, come una ferita incancellabile nella nostra storia.

RICCARDO FERRIGATO, filosofo e scrittore, si occupa di storia contemporanea ed è autore di documentari per Rai Storia. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Sergio Mattarella. Presidente degli italiani (2015), scritto con Giovanni Grasso, Il terzo incomodo. Critica della fecondazione eterologa (2015) e Ecco chi sei. Pio La Torre, nostro padre (2017) scritto con Filippo e Franco La Torre.