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Più forte del destino: tra camici e paillette lotta alla sclerosi multipla

Sabato 11 aprile al Teatro Silvio Pellico di Trecate l’attrice Antonella Ferrari in scena con la sua storia e la lotta contro la malattia

Trecate - Proseguono gli appuntamenti inseriti nel cartellone d’iniziative “La gioia del dono”, promosso dalla Fondazione Comunità del Novarese Onlus per celebrare i Quindici anni di attività. Un ricco calendario d’iniziative che ha preso il via nel mese di marzo e che andrà a toccare i temi più diversi: cultura, arte, scienza, cinema, gusto, intrattenimento e tanto altro. Sempre, nel segno della solidarietà. Di questa rassegna fa parte anche lo spettacolo “Più forte del destino – Tra camici e paillette la mia lotta alla sclerosi multipla”, promosso da Fondazione Comunità del Novarese Onlus e Assessorato alla Cultura del Comune di Trecate, in scena al Cine Teatro “Silvio Pellico” (Piazza Cattaneo 24) di Trecate, sabato 11 aprile alle 21. Sul palcoscenico l’attrice e scrittrice Antonella Ferrari (testimonial AISM, Associazione italiana sclerosi multipla) che, dopo il grande successo del libro pubblicato nel 2012 da Mondadori giunto oggi alla sua quinta edizione, propone l’omonimo adattamento teatrale della sua prima opera letteraria.

La protagonista racconterà, non senza emozionare, la sua storia e la lotta contro la malattia ma lo farà in maniera ironica, divertente. Lo spettacolo intende, infatti, portare sotto le luci della ribalta il tema della disabilità ma trattato con la leggerezza degna di una commedia “agrodolce”. In Italia le persone colpite da sclerosi multipla sono oltre 72.000 (le donne in misura doppia rispetto agli uomini) e, ogni anno, si registrano 2.000 nuovi casi. Il 50% dei malati sono persone con un’età inferiore ai 40 anni. Il monologo di Antonella Ferrari affronterà la malattia e il modo in cui questa si riflette sul quotidiano nel tentativo di diffondere un messaggio importante: la malattia, come tutte le difficoltà che il destino riserva, va affrontata per quello che è, come una sfida con noi stessi che possiamo anche vincere. Quella di Antonella vuole, quindi, essere una voce “amica” rivolta alle numerose persone che vivono la malattia in condizioni di isolamento e solitudine affinché lo spettacolo diventi un grido corale per un unico obiettivo: vivere e non sopravvivere. Antonella Ferrari, milanese, volto noto e amato della tv (è stata diretta dal grande regista Pupi Avati nella fiction “Un matrimonio” e protagonista di “Centovetrine”, “Carabinieri” e “La squadra”), è l’incarnazione della volontà, della determinazione e della tenacia. Nonostante la malattia, infatti, non ha rinunciato al suo sogno più grande: la recitazione.

«E’ emozionante – commenta l’attrice - vedere come in ogni città io sia accolta con calore ed entusiasmo. Ho voluto mettere in scena la mia vita in modo ironico, proprio per dimostrare che la disabilità non fa solo piangere». L’ingresso è ad offerta libera e il ricavato sarà devoluto al progetto “Il pane quotidiano”, mensa gratuita per indigenti, nata per far fronte all’emergenza povertà sul territorio che vede sempre più famiglie vivere in condizioni difficili a causa della perdita del lavoro e del protrarsi della crisi economica, tanto da faticare a far fronte alle esigenze primarie del proprio nucleo. La Fondazione della Comunità del Novarese sostiene il progetto “Il pane quotidiano” già dal 2013. E’ consigliabile prenotare i biglietti per lo spettacolo nei giorni precedenti presso: - Biblioteca Civica, via Clerici 1 (Villa Cicogna), Trecate; tel. 0321-783246; -Teatro Silvio Pellico, piazza Cattaneo 24, Trecate; www.teatrosilviopellico.it - Fondazione Comunità del Novarese onlus, corso Italia 50/A (Barriera Albertina), Novara; tel. 0321- 611781.

L’interprete - Antonella Ferrari: milanese classe 1970, è attrice e scrittrice. Ambasciatrice AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e testimonial del progetto “Donne Oltre. Per il valore sociale della sua attività è stata nominata “Donna d’eccezione” nel 2006 dall’Unesco a Parigi e, nel 2014, è stata insignita dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano. Studia danza classica per intraprendere la carriera di ballerina e si avvicina alla recitazione, dapprima nella scuola teatrale “Quelli di Grock” e poi privatamente con un’insegnante del Piccolo Teatro. Nonostante le difficoltà fisiche ottiene importanti risultati professionali: lavora con varie compagnie teatrali, viene scelta come ballerina di fila in vari programmi tv e scritturata nel cast artistico di “Chorus Line”. La sua occasione arriva nel 1999 con il ruolo di protagonista nel cortometraggio sulla diversità “Come un fantasma” (di Roberto Palmieri) grazie al quale ottiene il Premio come migliore attrice al Festival del Cinema di Bruxelles. Il debutto come attrice televisiva è del 2001 nella soap opera “Centovetrine” su Canale 5. Seguono altre fiction di successo tra le quali “La Squadra”, “Butta la luna” e “Non smettere di sognare”. Nel frattempo continua a calcare il palco del teatro. Nel 2003 con “Uomo mortale” di Giuseppe Naretto, con la regia di Massimo De vita e poi, nel 2004 con “Prima che il gallo canti”, commedia ispirata al tema della disabilità e dell’amore. Da marzo 2010 cura una rubrica di grande successo sul settimanale “Chi” dove risponde ai lettori . Nel 2012 Esce il suo libro autobiografico “Più forte del destino - Tra camici e paillettes. La mia lotta alla Sclerosi Multipla” edito da Mondadori e il testo, adattato per il teatro, debutta come spettacolo il 2 luglio al Festival Asti Teatro. Nel 2014 è tra i protagonisti della fiction “Un Matrimonio” diretta da Pupi Avati, mentre proseguono con grande successo, di critica e pubblico, le repliche dello spettacolo.