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Potere della musica!

Trecate - Dopo la splendida serata, tenutasi il 15 giugno nella chiesa di San Francesco, la corale San Gregorio Magno ha subito accettato di partecipare al pomeriggio musicale “ Io canto per te”, un’altra occasione per raccogliere fondi in favore dell’Emilia Romagna. L’evento, fortemente voluto e organizzato da Gli alterati in chiave e dal Novara Vocalensamble, in sole tre settimane, ha riunito 10 cori con ben più di 200 coristi nel cortile del Broletto di Novara. Il pubblico è accorso numeroso.

L’imprevisto, si sa, è sempre dietro l’angolo. Infatti il caldo pomeriggio ha ben presto lasciato il posto ad una leggera brezza, la quale si è velocemente trasformata in una noiosa pioggia. Mancava pochissimo e sul palco sarebbero dovuti salire i coristi della compagine trecatese, ma un’improvviso rovescio ha fermato tutto. I fonici hanno smontato velocemente le attrezzature dal palco e sembrava che l’unica possibilità di proseguire il pomeriggio musicale fosse l’attesa. Pubblico e cantanti si sono quindi rifugiati sotto il porticato che circonda il Broletto. Ma il colpo di genio del maestro Mauro Trombetta non si è fatto aspettare. Senza scomporsi, come se tutto fosse già stato previsto, il direttore ha riunito i suoi coristi e, tra lo stupore di tutti, il coro ha iniziato ad eseguire il celeberrimo “Va’ pensiero”. Senza accompagnamento e senza microfoni. Solo con la voce e il desiderio di cantare. Appena il pubblico ha udito le prime note è calato un rispettoso silenzio. Al termine dell’esecuzione si è elevato un grido di gioia, di meraviglia e di approvazione da parte di tutti i presenti. La corale ha quindi proseguito proponendo “ O Signore, dal tetto natìo” di G. Verdi e ha concluso con il “Dolce è sentire” di R. Ortolani. A questo punto anche gli altri cori, che si erano riparati dalla pioggia, hanno seguito l’esempio del coro trecatese e innalzato il loro canto dai vari angoli del quadriportico in cui avevano trovato riparo. Potere della musica! Le nuvole si sono alla fine diradate, tanto da permette l’esecuzione finale di “Romagna Mia”. Abbiamo dato tutti il nostro contributo per chi sappiamo ne ha bisogno e poi, in fondo, abbiamo fatto ciò che sappiamo e amiamo fare: cantare.

M.D.