Trecate - L’Amadeus Kammerchor ancora protagonista, in occasione del Concerto in memoria delle Vittime della Prima Guerra Mondiale, domenica pomeriggio 26 ottobre, nella chiesa di San Francesco a Trecate. Un concerto che il Coro, diretto dal M° Gianmario Cavallaro, ha offerto a conclusione della giornata commemorativa che l’Amministrazione Comunale ha voluto dedicare a tutti i caduti, ma in particolar modo a quei venticinque concittadini, caduti per la Patria, che sono stati recuperati, dopo un secolo, alla Memoria collettiva dal lavoro attento e scrupoloso di Margherita Lodroni, un lavoro molto importante, come ha detto in apertura il Sindaco Ruggerone. La scelta da parte del M° Cavallaro del Requiem di Gabriel Faurè ha ben interpretato lo spirito dell’evento, infatti si tratta di un Requiem un po’ fuori dagli schemi canonici, quasi celestiale per i suoi toni soavi, capace di donare pace e serenità, in contrasto con il tema cupo della morte, “…nostalgia della vita, piuttosto che terrore della morte,…”.
A circa quindici anni dalla prima versione del suo capolavoro, Fauré confidò a un giornalista: “È stato detto che il mio Requiem non esprime il terrore della morte, qualcuno l’ha definito una ninna nanna. Ma è così che io sento la morte: come una liberazione, un’aspirazione alla felicità dell’aldilà, piuttosto che un passaggio doloroso.
L’organico, di oltre quaranta elementi, ha catturato l’attenzione e la sensibilità dei presenti, accompagnato al pianoforte da Pierluigia de Medici e all’organo da Paolo Beretta, come pure l’intensa interpretazione offerta dei soprano e baritono solisti, Agnese Jurkowska e Davide Rocca. Un concerto breve, ma di grande intensità e di elevato livello artistico, una riflessione, attraverso la musica e l’arte, per ricordare le vittime e il loro sacrificio, compiuto nella speranza di un futuro migliore.
Gabriella Porzio