Share |

STRAORDINARIA ESPERIENZA IN MAROCCO PER IL MAESTRO CAVALLARO

Due concerti-evento di grande interesse e spessore culturale per il direttore e per l'Orchestra filarmonica Amadeus - Città di Trecate

Trecate - Il maestro Cavallaro e l'Orchestra Filarmonica Amadeus - Città di Trecate con il Balletto di Milano pochi giorni fa sono stati i protagonisti in Marocco di una serie di eventi di danza promossi nel Paese nord-africano dall'Istituto di Cultura Italiano. "Il Balletto di Milano, del quale è presidente il maestro Carlo Pesta - racconta lo stesso Cavallaro - ha danzato sulle musiche da film eseguite dall’Orchestra Amadeus. Lo spettacolo, dal titolo 'La dolce vita', ha concluso nella capitale Rabat e aperto successivamente a Tangeri (la città più popolata del Marocco) le giornate dedicate al MedFilm, il Festival del Cinema. In programma abbiamo proposto pagine da Rota a Zimmer, quindi Morricone, Mancini e molti altri".

Il gruppo di artisti si è esibito prima a Rabat nel Theatre National Mohammed V, il Teatro reale, alla presenza di un grande pubblico formato da oltre 1.300 spettatori, tra questi tantissimi ambasciatori e diplomatici di vari Paesi del mondo. Successivamente c'è stata la seconda esibizione a Tangeri nel nuovissimo Palais des Arts et Culture, che per l’occasione ha inaugurato la sua prima rassegna di spettacoli. "Abbiamo avuto molti apprezzamenti e tantissimi applausi a scena aperta e anche un'ovazione a fine spettacoli - confessa con molta emozione il maestro trecatese - Molte le telecamere e i riflettori accesi sul red carpet dove sono passati parecchi personaggi. Piena soddisfazione è stata espressa del nostro ambasciatore Armando Barucco e dalla direttrice dell’Istituto di Cultura, Carmen Callea".

Va ricordato che Cavallaro da diversi anni  è direttore musicale e direttore d’Orchestra del Balletto di Milano; per l’occasione ha portato con sé in tournèe la sua Orchestra elevando così il nome della Città di Trecate ad una risonanza internazionale. Un po' come accaduto in diversi altri eventi di grande spessore e risonanza, come l'esecuzione dell'Inno di Mameli poco prima della partenza del Gran Premio di Monza di Formula 1 nel 2019. Un traguardo molto significativo che rappresenta il grande livello artistico-culturale ormai raggiunto da questa compagine e dal suo direttore.

Gianmaria Balboni