Trecate - I globe trotter sono quei funanboli del basket, che esportano le loro capacità sotto canestro in tutto il mondo. E ad ogni esibizione fanno segnare il tutto esaurito. Proprio come il maestro Gianmario Cavallaro. Trecatese, 48 anni, coniugato con due figli, da sempre collabora con le nostre scuole primarie ed è fondatore dell’Amadeus Kammerchor e dell’Orchestra filarmonica Città di Trecate. Ma questa volta è giusto parlare di lui, perché il 2015 è stato senza dubbio un anno... senza sosta e senza confini.
“Tutto è cominciato a maggio - racconta - in Brasile a San Paolo, ospite del Circolo Italiano presso il Consolato e l’Istituto di Cultura italiano. Un’esperienza fantastica che mi ha dato l’opportunità di dirigere un’orchestra brasiliana e di accompagnare al pianoforte alcuni artisti locali. Abbiamo proposto brani della tradizione lirica italiana, musica da salotto e anche alcuni classici della canzone napoletana che sono stati ascoltati con entusiasmo. Lì c’è grande sete di cultura, molta disponibilità e tantissima nostalgia. Si pensi che gli immigrati italiani sono molto numerosi. Da San Paolo ci siamo trasferiti nel Sud del Brasile nello Stato di Santa Catarina ai confini con l’Argentina. Per me è stata la quinta volta da quelle parti. A giugno - prosegue Cavallaro - siamo rimasti in America, questa volta però nel Nord, nell’Ontario in Canada, dove ho diretto a Toronto e Woodbridge l’Orchestra filarmonica. Anche in questi luoghi sono tantissimi gli italiani presenti (una comunità di quasi 10.000 persone). Il concerto è stato organizzato dal Rotary internazionale e prevedeva anche musiche sacre di Vivaldi e Pergolesi. A luglio con il Teatro di Milano, nel duplice ruolo di direttore musicale e direttore d’orchestra, siamo atterrati nel Nord Europa, per la precisione in Estonia, una delle repubbliche baltiche, nell’isola di Saaremaa, dove siamo stati ospiti di uno dei più prestigiosi festival lirici dei Paesi scandinavi. Sono arrivati in quest’isola ad ascoltarci dalla Finlandia, dalla Svezia e dalla Russia! Abbiamo proposto tre opere, un balletto e un gran galà ed abbiamo avuto in tutto quasi 12.500 spettatori. Si pensi che ci hanno accolto come autentiche celebrità, con la televisione di Stato che ci ha intervistati appena arrivati all’aeroporto di Tallin. All’ultima nostra esibizione era presente il Primo Ministro estone e ben tre ministri del suo Governo. Un’altra esperienza fantastica ed emozionante, insieme ad un pubblico competente e preparato che al termine della Butterfly di Puccini ci ha regalato dieci minuti ininterrotti di applausi e una standing ovation. Sempre con il Teatro di Milano e l’Orchestra ci siamo spostati di ‘poco’ e abbiamo raggiunto la straordinaria San Pietroburgo in Russia, la Venezia del Nord. Una città stupenda che ci ha regalato due concerti ‘sold out’”.
E in Italia? “Tra le varie esperienze positive nel nostro Paese direi che la più emozionante è stato durante la Settimana Santa la proposizione dello ‘Stabat Mater’ di Rossini nella basilica di Sant’Andrea a Roma, meglio conosciuta come la Basilica della Tosca”.
E ora dopo questo girovagare tra America e Nord Europa, quali saranno i prossimi programmi? “Contiamo entro la fine dell’anno di tornare ancora in Brasile e in Canada per altrettanti concerti. Per quanto riguarda l’Italia saremo invece ad Avellino nel gennaio 2016 con il Balletto di Mosca per presentare ‘La bella addormentata’ di Ciaikowsky, a conclusione della trilogia dedicata nel teatro irpino al grande compositore russo che comprende ‘Lo schiaccianoci’ e ‘Il lago dei cigni’”.
Un musicista con la valigia e la bacchetta per la direzione sempre pronti per l’uso.