Trecate - Spettacolo dialettale lunedì 10 ottobre per salutare il nostro nuovo parroco don Ettore. La serata si è svolta al teatro Silvio Pellico, che ha ospitato un elevato numero di persone!
Il palco è stato calpestato inizialmente dal vice-Sindaco Antonella Marchi, che ha iniziato il proprio discorso con alcuni ringraziamenti doverosi e sentiti. Un grazie a don Mauro e don Fabrizio, un grazie alla dott.sa Pagani e allo sportello turismo ed un grazie a Marta Sogni e all’ufficio cultura. Ma perché uno spettacolo in teatro e, per di più, in dialetto? Il vice-sindaco ha affermato come il Silvio Pellico sia per eccellenza il luogo della cultura trecatese; qui si sono svolti e si svolgeranno (la stagione riprenderà proprio sabato 15 ottobre) numerosi spettacoli, il cui obiettivo è proprio quello di, oltre che deliziare il pubblico, anche di accrescere il sapere di ognuno. Il dialetto è sicuramente la lingua di Trecate, ciò che contraddistingue tutti i cittadini. È importante la ricerca delle proprie radici, si deve essere aperti al nuovo, all’altro, ma certamente un po’ di orgoglio della propria tradizione non guasta!
La parola è poi passata a loro, ai veri protagonisti… la compagnia dei NU E PO PU! Circa un’ora e mezza di spettacolo, che ha davvero divertito il pubblico in sala. Anniversari di matrimonio da festeggiare, un matrimonio da celebrare, una zia che arriva direttamente dall’al di là accompagnata dal custode Ippolito, che la deve tenere sotto controllo, ecco la trama generale dello spettacolo. Una risata dietro l’altra, grazie alla simpatia degli attori, pienamente inseriti nel loro personaggio, del tutto naturali come se la scena fosse realmente vera. Diversi sono stati gli applausi che si sono susseguiti nel corso dello spettacolo e, fidatevi, non sono stati di cortesia, ma è stato un gesto veramente sentito per poter dimostrare la propria gioia e gratitudine ai vari interpreti.
Ma, dilemma principale, sarà piaciuto a don Ettore? Beh, noi pensiamo di sì, visto le parole con cui ha salutato a fine spettacolo tutti i presenti: “Grazie di cuore. Tanti nomi e diverse fisionomie le ho dimenticate, dovrò impegnarmi per conoscervi nuovamente. Sicuramente una cosa però non l’ho dimenticata: la vostra simpatia!”.
Elena Mittino