Trecate - Il mese di maggio apre sempre le sue porte alla musica, infatti la corale di Trecate ha cominciato subito con il tradizionale “Concerto per la Festa del lavoro” del 1 maggio. Come da consuetudine la compagine trecatese si è recata a Locate Triulzi, dove ha eseguito alcune arie celebri appartenenti al repertorio lirico. E’ stato come tornare in famiglia; rivedere i luoghi conosciuti, incontrare di nuovo il maestro Maurizio Dones, organizzatore dell’evento, ed essere diretti ancora una volta dalla bacchetta dell’istrionico Leonardo Quadrini ha fatto sentire tutti come a casa.
Coristi e musicisti hanno sostenuto, nella mattinata, la prova e poi, dopo un prelibato rinfresco, una passeggiata tra le vie del paese e qualche chiacchierata amichevole, si sono preparati per l’esecuzione.
Ascoltatori ed esecutori hanno così potuto trascorrere un piacevolissimo pomeriggio musicale, “cullati” dalle note di Bizet, Rossini, Bellini, Mascagni e Verdi. Hanno ricoperto il ruolo di solisti il soprano Antonia Terracciano, il tenore Cherubino Boscolo, che da circa un anno frequenta il nostro coro, il soprano Maria Grazia Nobili, che da diversi anni canta nelle file dei soprani della San Gregorio Magno e il maestro della corale, Mauro Trombetta, questa volta anche nel ruolo di cantante. Il coro è stato accompagnato dall’Orchestra filarmonica dei Navigli ed è come una magia quando voci e strumenti si fondano e note e suoni si uniscono e formano un’armonia unica.
Non sbaglio, certamente, nell’affermare che gli artisti si siano esibiti sia per il puro piacere di fare musica che per la gioia di incontrare il pubblico. L’uditorio, da parte sua, ha mostrato tutta la sua accoglienza ed entusiasmo da subito, seguendo l’inno di Mameli con la mano sul cuore, poi canticchiando le arie a fior di labbra, per finire battendo le mani a tempo nel “brindisi” di Traviata.
Riempie di speranza la presenza in sala di molti giovani e anche di bambini, nei cui occhi si è potuto leggere il fascino che suscitava in loro l’ascolto della musica. Ed anche il primo cittadino, udendo la preghiera dal Mosè di Rossini, ha celato, a fatica, la propria commozione. Spettatori così calorosi e spontanei ci hanno letteralmente incantato. Tornare a rivivere le tradizioni è buona cosa ed è di buon auspicio per il futuro dell’arte canora.
Tra i prossimi appuntamenti del coro ricordiamo l’opera Tosca di Puccini, il 13 maggio, al teatro lirico di Magenta, e poi il 14, con un concerto tutto dedicato a Verdi, presso il salone del Palazzo Estense a Varese.
Mariagabriella Di Giovanni