Varallo Sesia - Innovazione: è una parola che non vale solo in ambito industriale ed economico ma anche in quello musicale ed artistico che da oltre cinquant’anni vede i Cantores Mundi operare, fedeli a quell’imperativo che fu tra i motivi profondi del loro stesso nascere. L’esigenza di innovare, garanzia di esistenza, di vitalità, e di continuità, si è manifestata ancora una volta fra i Cantores che, in questo ultimo scorcio d’anno, hanno elaborato un progetto nuovo per il loro futuro.
Ricerca: sarà uno degli strumenti più utilizzati per rinnovare repertori, prassi esecutive e vocalità al fine di favorire la crescita dei singoli coristi e del complesso sul piano tecnico-vocale e su quello culturale, attingendo al mondo della musica antica come alle novità della musica contemporanea.
A Mara Colombo è stata affidata con unanime consenso la responsabilità di raccogliere il patrimonio di oltre due generazioni di cantori e di scelte tecniche ed artistiche e di garantire la continuità di un’istituzione che ha inciso profondamente sulla crescita di centinaia di coristi mossi solo dalla volontà di sperimentare questa particolare modalità di espressione artistica e di integrazione sociale, strettamente connesse e complementari.
Inizia quindi con il 2015 una nuova stagione, aperta al contributo soprattutto del mondo giovanile, sensibile agli stimoli di questa proposta: un terreno fertile di idee e capacità, enormemente cresciuto sul piano musicale negli ultimi anni e che nel volgere di poche settimane di lavoro ha già innervato di sé il complesso, arricchitosi anche per la collaborazione preziosa di cantori esperti che hanno risposto prontamente al richiamo della novità e dei legami di amicizia che durano da decenni. E’ un’occasione irripetibile quella che si sta offrendo a quanti, musicisti e non, vorranno scegliere un’esperienza insieme artistica e di vita.
Mara Colombo, nota in Valsesia per aver creato e diretto l’associazione “Triaca Musicale” ed aver ideato il Festival Internazionale di Musica Antica “Gaudete”, specializzata ed appassionata ricercatrice di testi originali e relative prassi esecutive dal gregoriano alla musica medioevale, rinascimentale e barocca, ha proposto come primo approccio ai Cantores un’opera contemporanea utile anche per un lavoro parallelo sulla vocalità e sulla fusione del gruppo. Si tratta del “Vivice Spiritus Vitae Vis” di Guido Morini, un oratorio per soli, coro, organo e basso continuo, che sarà presentato in prima esecuzione assoluta nel nostro territorio il 24 maggio 2015, in apertura del “Gaudete”. La data, giorno di Pentecoste, che celebra la discesa dello Spirito Santo, è stata scelta per la coerenza con il tema centrale dell’opera.
L'oratorio infatti, primo capitolo del “Servabo”, una trilogia dedicata alle figure della Trinità, descrive la presenza, il soffio vitale, l’azione della Spirito nella vita del singolo e in quella della comunità.
I testi, tratti dall’Antico Testamento per la loro universalità e forza poetica, sono in stretto rapporto con la musica che utilizza differenti tecniche compositive del periodo fra XVI e XVIII secolo con un risultato assolutamente “contemporaneo”. Sarà replicato più volte, nel corso dell’estate, in altri contesti sacri. Questo impegno, potrà entrare anche in rapporto con un progetto regionale, attualmente in fase di definizione, legato alle architetture barocche di B.A.Vittone sparse su tutto il territorio piemontese.
Sarà un concerto dedicato al rapporto fra musica ed architettura che, nel settecento, caratterizzò fortemente le opere dello stesso Vittone, profondo studioso del tema. Un’occasione unica per sperimentare integrazioni fra linguaggi artistici diversi anche con l’uso di mezzi multimediali utili a favorire l’approfondimento delle tematiche e la loro divulgazione.
La storia dei Cantores ha ormai oltre mezzo secolo di vita ma è ancora tutta da scrivere: fra i progetti futuri c’è già la volontà di raccoglierne le fonti e le testimonianze in modo sistematico.