Torino - Sarà lo Stato della Città del Vaticano il Paese ospite d’onore dell’edizione 2014 del Salone Internazionale del Libro di Torino. Presidente della delegazione e rappresentante della Santa Sede sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. L’annuncio è stato dato il 12 luglio a Torino dal segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, con una lettera consegnata personalmente al presidente della Regione, Roberto Cota, attuale presidente di turno dell’Alto comitato che coordina e promuove il Salone. All’incontro erano presenti anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il presidente del Salone Internazionale del Libro, Rolando Picchioni. La Santa Sede ha così accettato formalmente l’invito del settembre scorso.
“Che la prima volta della Città del Vaticano al Salone del Libro coincida con il pontificato di un Santo Padre di origini piemontesi - evidenzia Cota - costituisce un evento doppiamente eccezionale e straordinario. Sono orgoglioso di poter vivere questo evento storico come presidente del Piemonte e sono sicuro che il territorio di origine della famiglia di Papa Francesco saprà come sempre essere all’altezza della situazione”.
Soddisfatto anche Picchioni: “È per noi un grande onore e un motivo di soddisfazione che il Vaticano abbia accolto il nostro desiderio di averlo al Salone quale ospite d’onore. Sono grato alla Santa Sede, attraverso i cardinali Bertone e Ravasi, per aver accettato un’occasione che non ha precedenti e che permetterà a tutti noi di scoprire e conoscere da vicino la storia e la ricchezza culturale di uno Stato geograficamente piccolo, ma grande per importanza politica e prestigio spirituale”.
Il Paese ospite d’onore è tradizionalmente presente al Salone con uno stand in cui offre un display completo della propria produzione editoriale e delle proprie eccellenze artistiche e culturali, e propone un ricco programma di convegni, dibattiti, tavole rotonde e reading con i propri autori di maggior rilievo. Come da prassi, Vaticano e Salone inizieranno ora un lavoro congiunto per definire le modalità della partecipazione e le linee guida del programma, dei temi e dei contenuti culturali. La partecipazione costituisce inoltre una sorta di road map verso l’altro, grande appuntamento che nel 2015 vedrà Torino e il Piemonte al centro dell’attenzione religiosa mondiale: il programma delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.