Torino - L’Italia è un paese ricchissimo di tradizioni, di usi e costumi che sono espressione di un popolo, della sua storia non solo nobiliare ma anche popolare. E questo tanto nelle cose di tutti i giorni, come i vestiti tradizionali, gli strumenti di lavoro, la cucina e i mezzi di locomozione, ma anche con il gioco e le attività ludiche. Sono anch’esse un’espressione di quella che è la cultura di una cittadinanza in un determinato periodo storico. E il Piemonte, in questo non fa eccezione, anzi. Parliamo di una regione che per diverso tempo è stata protagonista della storia italiana, al centro della creazione degli attuali territori dello Stivale del Mediterraneo. E così anche i giochi della sua tradizione descrivono quella che era la società di quel tempo, come la Bestia, la Cirulla e il Trucco. Si tratta di giochi attuali ancora oggi, praticati da tante persone e che resistono finanche alle nuove tecnologie. Questi giochi, infatti, esistono perfino nelle moderne sale da gioco online, quelle che replicano i giochi di casinò con giochi di carte, con le slot online, con bingo o lotterie. Scopriamo dunque nel dettaglio le loro caratteristiche.
La Cirulla
La Cirulla è anche conosciuta come ‘acchiappaquindici’, ed è una variante del classico gioco della Scopa. Anch’esso si gioca con un mazzo di 40 carte ma in questo caso di seme francese. Le regole sono simili alla Scopa ma presentano alcune particolarità che la rendono un gioco unico. Si distribuiscono tre carte coperte per ogni giocatore più quattro scoperte sul tavolo. Prima di prendere il via si vede se le carte sul tavolo fanno una somma di 15 o 30, nel primo caso si dà una scopa al mazziere, nel secondo due. Il gioco prende il via come la scopa e se il primo giocatore ha una carta che può prendere una carta corrispondente di valore tra quelle a terra, o la loro somma, procede. Nel caso in cui la somma tra la carta giocata e quella giò sul tavolo è uguale a 15 si può effettuare una presa ulteriore. Inoltre se si ha un asso si possono prendere tutte le carte sul tavolo. E poi ci sono gli accusi’, dove se le tre carte in mano fanno un totale inferiore o uguale a 9 si hanno 3 punti; nel caso in cui invece si possiedono tre carte uguali si vincono dieci punti e se si hanno in serie asso, 2 e 3 di quadri (o di denari, se si usano le carte italiane) si fa ‘cirulla piccola’ che porta un valore di 3 punti
La Bestia
La Bestia nasce come variante della briscola. Si tratta di un gioco apprezzato anche lontano dai confini piemontesi. Si gioca da quattro a cinque giocatori, e dopo la distribuzione delle carte, tre ciascuno più una scoperta per terra, prevede diverse fasi. All’avvio del gioco il primo giocatore, come la briscola, gioca una carta e gli altri devono rispondere con lo stesso seme. La presa spetta a chi ha la briscola o a chi ha lanciato la carta dal valore più elevato del seme giocato dal primo giocatore. La caratteristica distintiva della Bestia risiede nella penalizzazione per chi non riesce a compiere alcuna presa, dovendo pagare l'intero valore del piatto.
Il Trucco
Per giocare al Trucco si devono raggiungere 31 punti, quasi scommettendo con l’avversario sulle carte che si hanno in mano. Un passaggio che permette di aggiudicarsi due punti e chi risponde all’invito un punto. Si parte distribuendo tre carte ciascuno e il primo di mano chiama l’invito e procede alla presa con la possibilità di chiamare del ‘trucco’. A questo punto ci sono tre possibilità: si accetta l’invito si può accettare, contando le carte che si hanno in mano e chi vince ottiene due punti; rifiutare, ma quest’azione regala un punto all’avversario; oppure si può rilanciare l’invito: facendo questo si aggiungono due punti alla scommessa.