Druogno - Si è tenuta sabato 5 luglio scorso, nell’ala est della colonia montana di Druogno (VB) in Val Vigezzo l’inaugurazione del Museo UniversiCà, che si inserisce nel progetto interregItalia-Svizzera “Tra.Me.Vi.Ve.” (Tradizioni Mestieri Vigezzo Verzasca) alla presenza di un numeroso pubblico accorso per l’occasione. Il plesso di oltre 2.000 mq ospitante l’UniversiCà, è stato recuperato grazie ai fondi interreg e dedicato sia ad aree espositive (dove sono allestite numerose mostre temporanee) sia ad accogliere il Museo sulle tradizioni e sui mestieri della Valle Vigezzo.
«L’apertura di questo museo – ha commentato Anna Belfiore, presidente dell’UniversiCà - rappresenta una fondamentale tappa nella realizzazione di un progetto triennale che ha visto impegnata la Fondazione che mi onoro di presiedere in una serie di attività virtuose per la crescita del territorio».
Ha presenziato al taglio del nastro il vicepresidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna che ha sottolineato «E’ stato consegnato alla comunità della Valle Vigezzo e dell’Ossola il frutto di un lavoro affinché il territorio sappia coglierne il valore e le potenzialità. Un recupero virtuoso quello che ammiriamo oggi, viste le condizioni di abbandono in cui ha versato per decenni l’ala est della colonia di Druogno. Crediamo fortemente che investire in cultura sia un modo per rendere comunità forte e consapevole dei valori che l’hanno attraversata. Riteniamo che la cultura e la valorizzazione del territorio debbano essere punti di forza del Vco».
«Il Museo UniversiCà è un ottimo esempio di come la tutela culturale e delle tradizioni possa incontrarsi con la valorizzazione dei mestieri. Generare memoria di come cambiano cultura, tradizioni e mestieri vuol dire permettere il ricordo di come eravamo e sforzarsi di pensare in maniera collettiva il "come saremo"», ha scritto il senatore Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestaliin una nota che ha fatto pervenire in occasione dell’inaugurazione.
Il sindaco di Druogno, Marco Zanoletti, da parte sua, ha espresso la propria soddisfazione: «Siamo fieri oggi di affidare questo bene culturale, al termine di un lungo cammino insieme alla Fondazione UniversiCà, all’intera Valle Vigezzo e all’Ossola tutta». Anche Giovanni Francini, attualmente vicesindaco e sindaco in carico al momento dell’inizio di un progetto da lui fortemente caldeggiato ha detto «Oggi siamo a un punto di partenza. Questo progetto è una grande opportunità per il territorio in quanto le sue potenzialità devono essere colte e sviluppate insieme agli enti e alle istituzioni locali. Non è un caso che il marchio del museo, UniversiCà, significhi “Università da cà” ovvero “di casa nostra” a evidenziare una particolare attenzione a tradizioni e mestieri della Valle Vigezzo da tramandare alle generazioni future in grado anche di creare opportunità economiche».
«Il progetto – ha detto ancora la presidente - si è sviluppato essenzialmente su due filoni di intervento: al primo è legata un’attività più stanziale con la valorizzazione dei mestieri e delle tradizioni del territorio che ora hanno trovato localizzazione all’interno dell’ala est della colonia di Druogno; mentre al secondo filone è spettato il compito di ricerca, promozione e comunicazione dei valori e dei saperi inerenti la cultura del lavoro e la tutela delle tradizioni. Tale filone ha trovato nella creazione dell’Archivio Virtuale delle arti, dei mestieri e delle tradizioni il suo naturale sviluppo. Il portale è raggiungibile all’indirizzo www.universica.it - www.tramevive.it».
Partner di questo progetto è il museo della Val Verzasca che sta condividendo il percorso di UniversiCà con “Laboratorio antichi gesti”.
Il museo è composto da una decina di grandi sale (di 110 mq ciascuna) e spazi espositivi dove si possono trovare l’anima della Valle, tra suoni, visioni e narrazioni: i visitatori saranno accolti come avventori di un’osteria di montagna dove un narratore d’eccellenza, lo scrittore Benito Mazzi, introdurrà alla visita della Valle.
Gli scorci di una “Vigezzo d’antan” sono possibili grazie a numerose gigantografie che riprendono immagini di cartoline d’epoca. Non poteva mancare la “spina dorsale” della Valle costituita dalla storica “Ferrovia Vigezzina”.
Completa il percorso espositivo un viaggio nel mondo del bosco e del legno, dell’alpe e dell’agricoltura di montagna, nelle tradizioni e nelle devozioni.
Una sala è dedicata all’acqua e una alla nascita del turismo in Val Vigezzo.
Il visitatore è inoltre coinvolto in una serie di experience multimediali in un equilibrato rapporto tra nuove tecnologie e modalità espositive tradizionali.
L’apertura degli spazi espositivi, a ingresso libero, è prevista fino al prossimo 30 agosto nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle 19con possibilità di visite guidate per gruppi su appuntamento. Durante questo periodo sono previsti anche incontri, conferenze, spettacoli. Maggiori dettagli sul sito www.universica.it.