Borgomanero - “Elogio al petrolio” è l’ultima fatica editoriale di Massimo Nicolazzi, personaggio con grande esperienza manageriale del settore energetico, avendo ricoperto cariche al vertice di Agip/Eni e Lukoil per diversi anni. L’opera è stata presentata, durante il meeting del 28 novembre, al Lions Club Borgomanero Host. La sua è stata una esposizione meticolosa che, partendo dalle radici del “problema energetico sin dagli albori dell’umanità” è giunta ai tempi nostri, con una prospettiva di futuro immediato. Massimo Nicolazzi, figlio di Franco, notissimo personaggio politico nazionale (e locale) e socio del Club sino alla sua scomparsa nel 2015, ha sottolineato in cinque punti la storia dell’uomo e della sua dipendenza dal “fossile”, cioè l’energia che arriva dal carbone e dal petrolio. Una analisi sintetica e “corposa” al tempo stesso. Partendo dalle forme sociali e private e dal modo con il quale ci approvvigioniamo, attraversando le problematiche della modernità e come è stata costruita sul “fossile” e puntualizzando sul cambiamento climatico “del quale non abbiamo certezze” è approdato alle tematiche della “transizione”, ovvero al passaggio ad una altra energia e quanto e quando, si arriverà a qualcosa di diverso. “La transizione ad altre fonti di energia – ha detto Nicolazzi – non è semplice in quanto implica investimenti, velocità di sviluppo e consenso”. Su ciò ha ribadito la “necessità e l’urgenza di una transizione energetica a cui deve essere affiancata una politica con consenso sociale”. Nella sua esposizione non ha tralasciato nulla, prendendo in esame situazioni e contraddizioni attuali: auto elettriche, impianti alternativi, energia nucleare, carbone e petrolio.
“Il petrolio – ha concluso- ci ha sconvolto il mondo e il modo di vivere, anche se oggi sappiamo che non durerà. Il rischio ambientale a cui ci sta esponendo consiglia di finirla con lui prima che lui finisca noi”.