Novara - Il riso è una delle principali colture della provincia di Novara, interessa tutti i comuni della pianura irrigua novarese ed occupa circa 32.000 ettari di superficie. La provincia di Novara, nonostante le difficoltà economiche derivanti dalla riforma in atto e per i mancati o ritardati trasferimenti di risorse dallo Stato e dalla Regione, in collaborazione con Ente Nazionale Risi Novara ha organizzato giovedì 4 settembre i campi sperimentali presso aziende agricole risicole qualificate del territorio che hanno dato la disponibilità a realizzare le prove. Durante la visita guidata i tecnici dell’Ente Naz.le Risi e del Settore Agricoltura illustreranno i campi sperimentali, le rilevazioni e i dati tecnici per verificare l’adattabilità ambientale delle varietà di recente costituzione e in corso di diffusione. L’elaborazione dei dati tecnici, che verranno diffusi al termine dell’annata agraria, daranno spunto ai risicoltori per la scelta di varietà valide da coltivare nel futuro in tutto l’areale padano. Sono stati testati risoni di diversi gruppi merceologici, a semina precoce, convenzionale e tardiva, risoni a tecnologia Clearfield e varietà normali ed ibride. Durante la visita i risicoltori potranno confrontare i dati fin qui rilevati e discuterne con i tecnici e con quelli delle ditte sementiere.
Dopo anni favorevoli il comparto riso deve affrontare nuove sfide con non poche difficoltà quali: la riduzione dei contributi PAC, il prezzo di mercato che, per molte varietà, è al momento poco remunerativo, le importazioni di risi dal sud est asiatico, il calo delle coltivazioni, la programmazione delle produzioni, la promozione, la tracciabilità e l’etichettatura del prodotto italiano, le aspettative per il nuovo PSR (2014-2020), che non deve essere limitativo per le zone risicole del Piemonte, l’approvvigionamento idrico e l’irrigazione, l’uso sostenibile dei fitofarmaci con la riduzione dei rischi e l’impatto ambientale (PAN), Expo 2015. Diventerà importante il “fare rete” per lavorare in modo sinergico, utilizzando meglio le risorse.
La presenza delle autorità Locali, Provinciali, Regionali e Nazionali sarà l’occasione per avanzare e sostenere richieste, per ottenere delle indicazioni più precise sulle problematiche succitate durante l’incontro conclusivo; verranno consegnate, come tradizione, le pergamene celebrative, riconoscimento per chi ha collaborato, collabora, promuove e sostiene la risicoltura del Novarese. Si ritiene indispensabile, in questa fase di riorganizzazione della struttura dell’Ente, non disperdere il patrimonio di esperienza maturato nel corso degli anni da parte del personale del Settore Agricoltura.
La 27^ visita, anche quest’anno, è stata resa possibile grazie al personale tecnico ed amministrativo del Settore Agricoltura e al contributo delle Organizzazioni Sindacali di Categoria Agricole Novaresi (Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori e Confagricoltura) per la preparazione degli assaggi di riso (risottata) con gorgonzola e brindisi di vini delle colline novaresi. Si ringraziano altresì l’ANGA Novara, i giovani agricoltori di tutte le altre organizzazioni e gli sponsor per la manifestazione finale presso la Cascina Motta di San Pietro Mosezzo per aver provveduto a gestire gli spazi espositivi.