Novara - Ridurre il costo del lavoro a carico delle imprese artigiane con la revisione dei premi Inail, dei contributi per malattia versati all’Inps e con la riduzione dell’Irap. Lo ha sollecitato Confartigianato in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi sulla Legge di stabilità tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta e i vertici di Rete Imprese Italia. “Tra gli interventi indicati al Governo dalla Confederazione per incidere sul costo del lavoro, vi è il riequilibrio tra i contributi versati da artigianato e terziario all’Inps e all’Inail, per complessivi 4 miliardi annui, e le prestazioni ricevute” afferma Francesco Del Boca (nella foto), presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale. In particolare, l’Inail, ha le gestioni dell’artigianato e del terziario in costante avanzo di esercizio di circa 2 miliardi annui, pari a oltre 20 miliardi di euro negli ultimi 10 anni. “Abbiamo chiesto subito la riduzione delle tariffe dei premi Inail pagate dagli imprenditori per rimediare allo squilibrio fra l’ammontare dei premi assicurativi versati e le prestazioni erogate” spiega Del Boca.
Analoga richiesta è stata avanzata per la revisione delle aliquote dei contributi per malattia versati all’Inps dagli imprenditori artigiani e del terziario. “L’Inps –aggiunge Del Boca – ha un avanzo positivo della gestione malattia, pari al 50% del totale delle entrate, dovuto quasi per intero ai contributi pagati dalle imprese dell’artigianato e del terziario, che determinano da anni positivi avanzi di gestione pari a 2 miliardi di euro annui. I contributi richiesti alle imprese sono strutturalmente sovradimensionati rispetto ai fabbisogni della gestione e determinano avanzi di cui non si conoscono gli impieghi, mentre alle aziende vengono richieste contribuzioni aggiuntive per ogni nuova previsione contributiva”.
Al Governo, Confartigianato ha sollecitato anche la graduale riduzione dell’Irap a partire dalle imprese di più piccole dimensioni, innalzando la franchigia di imposizione (no tax area IRAP).