Novara - Rallenta l’export della provincia di Novara nel terzo trimestre del 2016: lo rivelano i dati dell’“Osservatorio sull’export”, attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali di Novara. Il calo rispetto al terzo trimestre del 2015 è stato del 2%, a fronte di una crescita tendenziale dell'1% a livello nazionale. Nei primi nove mesi del 2016, invece, le esportazioni novaresi sono cresciute dello 0,1%, quelle italiane dello 0,5%.
Considerando le sole esportazioni manifatturiere, nel periodo gennaio-settembre 2016 la provincia di Novara ha incrementato le vendite all’estero (complessivamente pari a 3,4 miliardi di euro di valore) dello 0,3%, evidenziando però una dinamica più debole rispetto a quella dei trimestri precedenti. I settori che hanno registrato la maggiore crescita sono quelli degli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+53,3%), seguiti a distanza da due comparti, di minore importanza, dei computer, apparecchi elettronici e ottici (+17%) e del legno, prodotti in legno, carta e stampa (+14%), e da quello, più rilevante, dei mezzi di trasporto (+14,7%). In crescita è risultato anche l’export di metalli e prodotti in metallo (+10,1%), di apparecchi elettrici (+2,9%) e di macchinari e apparecchi meccanici (+1,9%), al cui interno la rubinetteria e il valvolame (classificati come “macchine di impiego generale”) hanno registrato in aumento del 2,4%. L’altro significativo settore manifatturiero della provincia di Novara, rappresentato dai “prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori”, ha visto una crescita delle esportazioni dello 0,7%; al suo interno il comparto dei tessuti è cresciuto del 15,5%, mentre quello principale degli articoli di abbigliamento è calato dell'1,2% e quello, più piccolo, dei filati di fibre tessili si è ridotto del 24,9%. In calo sono risultati anche il settore dei prodotti petroliferi raffinati (-27,7%), quello delle sostanze e prodotti chimici (-11,7%), quello degli articoli in gomma, materie plastiche e altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (-5,9%) e quello dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (-0,3%).
«Riguardo alla ripartizione geografica – spiega il coordinatore della ricerca Marco Fortis, noto economista e vicepresidente della Fondazione Edison – nei primi nove mesi dell’anno si sono registrati una crescita del 4,3% dell’export manifatturiero diretto all’interno dell’Unione Europea e un calo del 5,7% di quello diretto verso i mercati extraeuropei. Nel complesso le esportazioni di manufatti verso i Paesi Ue, pari a 2,1 miliardi di euro, hanno rappresentato il 62,8% dell’export manifatturiero novarese, a fronte del 37,2% di quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 1,3 miliardi».
Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel periodo gennaio-settembre 2016 si sono registrati cali dell’export verso la Svizzera (-19,9%), i Paesi Bassi (-6,5%) e il Regno Unito (-4,1%), mentre i due principali mercati di destinazione, Germania e Francia, sono cresciuti entrambi dell’1,5%. L’export verso gli Stati Uniti, che dopo la Svizzera sono il quarto mercato di sbocco delle manifatture novaresi, è aumentato del 21,2%; Polonia e Belgio hanno registrato performance ancora migliori, presentando rispettivamente incrementi del 35,3% e del 28,3%. In crescita sono stati anche l’export verso l’Austria (+11,8%) e la Spagna (+3,5%).
L’analisi dell’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi “Bric” evidenzia nel terzo trimestre dell’anno un calo delle esportazioni (in valore pari a 39,5 milioni di euro) del 3,3% tendenziale. Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi dell’anno (complessivamente 102 milioni) indica una riduzione del 14,1%, di cui -15,1% verso la Russia, -29,2% verso il Brasile, -3,8% verso l’India e -13,7% verso la Cina. Nei primi nove mesi del 2016 tra i “Brics” è sempre la Russia (con 39,2 milioni) il principale Paese di destinazione delle esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, seguita dalla Cina (32,3 milioni), dall’India (21,5 milioni) e dal Brasile (9 milioni).
Sul fronte delle importazioni manifatturiere la novità più evidente nei primi nove mesi del 2016 è la forte crescita dell’import dall’India (+34,6%; di cui +61,1% nel solo terzo trimestre) che si inserisce nella classifica dei primi 10 Paesi di provenienza insieme alla Turchia (+0,6%), mentre escono dalla classifica Svizzera e Tunisia. Si segnala inoltre il sorpasso degli Stati Uniti sulla Germania, con i primi che diventano il principale Paese di importazione manifatturiera della provincia, nonostante il calo tendenziale del 15,8%. Prosegue la forte crescita dell’import dal Belgio (+43,6%) e dalla Spagna (+30,8%) e segna un lieve progresso l’import dalla Germania (+0,2%). Flettono, invece, le importazioni dagli altri principali Paesi di provenienza: Regno Unito (-20,6%), Cina (-11,8%), Francia (-6,7%) e Paesi Bassi (-6,5%).
Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara, le “macchine di impiego generale” (rubinetteria e valvolame) e il “tessile-abbigliamento”, la ricerca riporta testualmente quanto segue.
«Relativamente al comparto delle macchine di impiego generale, il terzo trimestre del 2016 evidenzia una performance migliore, per quanto negativa, a livello provinciale rispetto a quella registrata a livello nazionale: le esportazioni settoriali della provincia di Novara sono infatti risultate in flessione dello -0,4%, a fronte del -7,6% messo a segno a livello nazionale. Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi del 2016 indica un incremento delle esportazioni pari al +2,4% per la provincia di Novara e una flessione del -2,4% a livello nazionale. Come osservato nel rapporto precedente, nel periodo gennaio-settembre 2016 l’export di rubinetteria e valvolame cresce verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export provinciale del settore, fatta eccezione per quello diretto verso la Russia (-9,2%) e il Regno Unito (-2,2%). Gli incrementi maggiori si registrano verso la Grecia (+21,3%), la Svizzera (+10,5%), la Spagna (+9,1%); cresce anche l’export verso il Belgio (+5,3%), i Paesi Bassi (+4,8%) e la Germania (+2,9%); molto più contenuta la crescita dell’export verso gli Stati Uniti (+0,9%) e la Francia (+0,1%). Relativamente all’export verso i BRIC, le esportazioni di rubinetteria-valvolame rappresentano, nei primi nove mesi del 2016, quasi il 28% dell’export manifatturiero complessivo della provincia in questi paesi. L’export del settore verso i BRIC, pari a 28,4 milioni di euro, è complessivamente aumentato del +3,5%. Sono aumentate le esportazioni verso tutti e quattro i Paesi BRIC con la sola eccezione, come visto, della Russia (-9,2%): l’export verso il Brasile è cresciuto del +7,3%, quello verso l’India del +9,7% e quello verso la Cina del +29,5%. Tra i BRIC, è ancora la Russia il Paese verso il quale si dirige il maggior export di rubinetteria della provincia (14,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016), seguito dalla Cina (8,7 milioni di euro), dall’India (3,8 milioni) e dal Brasile (1,4 milioni)».
«Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, il terzo trimestre dell’anno evidenzia un miglior andamento dell’export a livello nazionale, dove risulta in crescita del +2%, a fronte del calo del -0,6% registrato a livello provinciale. Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi indica una crescita dell’export pari al +0,8% per la provincia di Novara e al +1,5% per l’Italia considerata nel suo complesso. Nel periodo gennaio-settembre si conferma la crescita robusta delle esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento verso la Francia (+15,3%). Sempre in crescita, per quanto più contenuta, è l’export verso la Germania (+10,1%) e la Spagna (+6,4%). In calo invece l’export verso tutti gli altri principali mercati di destinazione di prodotti tessili e abbigliamento novaresi: Paesi Bassi (-41,5%), Stati Uniti (-13,3%), Svizzera (-7,7%), Giappone (-1,5%), Romania (-0,8%), Turchia (-0,7%), Regno Unito (-0,6%). Quanto all’export verso i BRIC, nei primi nove mesi del 2016 appare in crescita del +14,2% e pari complessivamente a 9,7 milioni di euro. Le esportazioni sono ancora in forte crescita verso la Cina (+86,4%), mentre continuano a calare verso la Russia (-4,8%), l’India (-28,2%) e soprattutto verso il Brasile (-76,4%). Tra i BRIC, è la Cina il Paese verso il quale si dirige il maggior export di tessile-abbigliamento della provincia di Novara (4,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016), seguita dalla Russia (3,2 milioni di euro), dall’India (1,7 milioni) e dal Brasile (0,1 milioni)».
Il report completo è disponibile on line sul sito “www.ain.novara.it”.