Novara - Ospite del Kiwanis Club Novara Monterosa nella serata del 21 novembre scorso è stato il dottor Alberto Guaragna, esperto di trasporto e autore di numerosi progetti sulla sicurezza e controllo dei treni, realizzati in Italia e all’estero. Al centro del suo intervento, la storia della Tav, una storia iniziata negli anni 20-30 del secolo scorso. Nell’attuale tracciato della Tav, in fase di realizzazione, sono state attuate nuove invenzioni del settore ed è stato fatto ricorso a nuovi materiali. Ciò ha comportato un diverso contatto con l’ambiente, un aspetto che prima era stato poco considerato. Oggi i treni che materializzano l’Alta Velocità sono la Freccia Rossa e l’Italico, la cui idea nacque tra la fine degli anni 70 e gli inizi degli 80. Ma il progresso corre veloce perché oggi si stanno realizzando nuovi sistemi per diminuire se non abbattere i rumori. A Vignale è in funzione in fase sperimentale un sistema del genere. È in corso di realizzazione un sistema per il controllo dei treni della tratta Rotterdam-Genova. Inoltre per rispettare l’ambiente il percorso Firenze–Bologna è stato costruito per l’intera tratta in galleria dove sono stati previsti diversi punti di esodo in caso di fermata dei treni per avaria. Nell’effettuare questi lavori bisogna tener conto che lo spostamento dei binari non deve superare i 4 centimetri, altrimenti è fuori dello standard consentito.
Il relatore, rispondendo ad alcune domande, ha detto che la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina è sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. Sulla Tav in Valle Susa ha precisato che bisogna accelerare i tempi, perché diversamente i progetti alla fine dei lavori risulteranno già vecchi. Quando fu lanciata l’idea del tunnel sotto la Manica sembrò una utopia, ma oggi non se ne può fare a meno, perché i trasporti sono stati sempre, sin dall’antichità, delle incubatrici dell’economia e del commercio.
Nella foto, Alberto Guaragna con Federico D’Andrea, presidente del Kiwanis Club Monterosa