Novara - Alternanza scuola-lavoro e Impresa Formativa Simulata: se ne è parlato ieri mattina in Camera di Commercio di Novara con i docenti e i dirigenti scolastici di sedici scuole provinciali per approfondire le possibilità offerte da questa metodologia di apprendimento, riconosciuta a tutti gli effetti per l’attuazione dell’alternanza. L’incontro ha visto la partecipazione della professoressa Carla Raimondo dell’I.I.S. “G. Giolitti” di Torino, la quale è intervenuta per illustrare alle scuole novaresi l’esperienza del suo Istituto, che opera quale Simucenter regionale nella gestione dell’Impresa Formativa Simulata (IFS). L’IFS prevede in particolare la costituzione e la gestione di imprese virtuali che operano in rete, assistite da imprese reali con ruolo di tutor o madrine, ed è finalizzata a creare un ambiente di simulazione in cui gli studenti sono coinvolti nella conoscenza e nell’applicazione di processi lavorativi, riducendo la distanza tra esperienza teorica e pratica. L’incontro rientra nelle iniziative promosse da Camera di Commercio, AIN e Ufficio Scolastico Territoriale di Novara al fine di favorire la diffusione e l’implementazione di buone pratiche di alternanza scuola-lavoro, che la legge 107/2015 ha reso obbligatoria per tutti gli istituti scolastici superiori a partire dall’anno scolastico in corso nella misura di almeno 400 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno negli istituti tecnici e professionali e di almeno 200 ore nel triennio nei licei.
«I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro – sottolinea Cristina D’Ercole, segretario generale della Camera di Commercio – In tale ambito l’Ente camerale e l’Associazione Industriali intendono realizzare, in base alle esigenze espresse dalle scuole novaresi, iniziative di informazione e sensibilizzazione delle imprese sul tema dell’alternanza, accanto ad attività di formazione per i docenti, in particolare sulla Lean Organization, e per gli studenti su temi quali l’analisi dell’economia locale, l’autoimprenditorialità, l’organizzazione aziendale, l’innovazione, la qualità, l’ambiente e gli strumenti digitali per le imprese, che siano propedeutiche all’ingresso in azienda».
Anna Chiara Invernizzi, vice presidente dell’Associazione Industriali con delega all’education, aggiunge: «Altro punto su cui intendiamo lavorare con le scuole è l’individuazione e la valutazione delle competenze, sia tecnico-professionali che trasversali. L’alternanza non si riduce infatti allo svolgimento di tirocini, ma rappresenta una metodologia didattica vera e propria, che richiede una progettazione dei percorsi formativi, volti a definire le conoscenze che dovranno essere acquisite in aula e quelle ottenute da un percorso esperienziale in azienda, così da facilitare la definizione dei profili professionali in uscita, rendendoli sempre più consoni alle reali esigenze delle imprese».