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Alternanza scuola-lavoro: conclusa la fase d’aula del progetto

L'iniziativa è promossa da Ain, Upo, Mirato e Liceo Scientifico “Carlo Alberto”
Andrea Notari

Novara - Si è conclusa nel pomeriggio di lunedì 14 maggio la fase d’aula di un progetto pilota di alternanza scuola-lavoro che è stato frequentato da 25 studenti delle classi quarte del Liceo scientifico del convitto nazionale “Carlo Alberto” di Novara. Il progetto, promosso dall’Associazione Industriali di Novara in collaborazione con l’Università del Piemonte orientale e la Mirato Spa, ha una durata complessiva di 85 ore ed è finalizzato a far conoscere le strategie di marketing e le tecniche di comunicazione che caratterizzano lo sviluppo e il lancio di un brand di largo consumo. «Nelle prossime settimane – spiega Andrea Notari, vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ain e dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, che ha coordinato il progetto – i ragazzi, suddivisi in gruppi, dovranno elaborare un piano di comunicazione finalizzato all’ipotetico “rilancio” di un noto prodotto dell’azienda novarese: il migliore per creatività, qualità espositiva e realizzabilità sarà premiato nel prossimo mese di novembre durante l’edizione 2018 di “Wooooow! Io e il Mio Futuro…”, l’evento di orientamento per gli studenti delle scuole secondarie che organizziamo da anni in collaborazione con le scuole, le istituzioni locali e la Regione Piemonte».

Le lezioni erano iniziate nel febbraio scorso, dopo un incontro di presentazione degli enti partner durante il quale il dirigente del convitto “Carlo Alberto”, Nicola Fonzo, il responsabile del servizio Orientamento e Formazione dell’Ain, Gianni Canazza, il Marketing Manager di Mirato Spa, Piergiuseppe Fanello e il docente di economia aziendale dell’Upo, Davide Maggi, avevano sottolineato l’importanza formativa dei percorsi di alternanza tra scuola e lavoro. «I ragazzi – prosegue Notari – hanno poi assistito, direttamente in Università, alle prime cinque lezioni di Economia aziendale del prof. Maggi e dei suoi collaboratori, destinate agli studenti del primo anno di corso, per acquisire nozioni di base della materia, ed effettuato una visita alla Mirato, il 21 marzo, durante la quale sono state mostrate loro le fasi di lavorazione di un prodotto analogo a quello oggetto della prova finale. In aprile e maggio, infine, abbiamo tenuto, direttamente al Carlo Alberto, tre pomeriggi di lezione caratterizzati da un taglio molto operativo. Il primo incontro, coordinato dal dott. Fanello, è stato dedicato al marketing aziendale, alla sua importanza, alle strategie che lo caratterizzano e ai risultati che deve portare, attraverso il case study di un brand. Durante la seconda lezione ho spiegato ai ragazzi l’importanza delle rappresentazioni grafiche e l’utilizzo del programma “Google SketchUp”, mentre la terza, che ha visto come relatore Mario Bolzani, ingegnere e project leader di “Wooooow 2017”, è stata dedicata al public speaking e alle presentazioni tramite slides. Ora toccherà agli studenti, con il supporto dei loro docenti, sviluppare il progetto e la relativa strategia di comunicazione, realizzando anche disegni con proiezioni e viste 3d e una brochure informativa, da presentare alla giuria di “Woooow”».

«Vorrei sottolineare – conclude Notari – due aspetti che hanno caratterizzato questo percorso di alternanza: il primo è l’importanza della visita aziendale alla Mirato, che ha consentito ai ragazzi di “toccare con mano” la struttura e il funzionamento delle linee di produzione, facendo loro capire come anche una piccola modifica estetica alla confezione o al packaging di un prodotto possa avere un impatto economico molto significativo, di cui si deve tenere conto in fase di pianificazione progettuale. Un altro elemento di rilievo è l’avere suddiviso tutte le lezioni d’aula in due parti: una prima di spiegazione frontale, e una seconda di lavoro di gruppo, durante la quale si applicavano le competenze apprese con il supporto operativo del docente. Si tratta di una modalità di apprendimento adottata in molte facoltà universitarie, che sancisce il passaggio da una didattica trasmissiva a una didattica attiva, caratterizzata dall’apprendere facendo e dall’applicare subito quanto appreso, che riteniamo potrà servire agli studenti al termine del loro percorso nella scuola secondaria. Lo abbiamo definito un progetto “pilota” proprio perché ha voluto sperimentare un nuovo rapporto fra scuola e impresa che vede l’industria come modello di buone prassi anche dal punto di vista della metodologia didattica adottata. Vedremo a “Wooooow” i frutti di questo impegno comune, sicuramente importante e significativo, che speriamo di poter rinnovare e potenziare in futuro».