Novara - Il presidente provinciale della Fiva (la federazione degli ambulanti aderenti a Confcommercio), Giorgio Ingold, ci ha fatto pervenire in redazione il commento del presidente nazionale, Giacomo Errico, sulla 'questione Bolkestein': "Chiediamo con forza al Governo di utilizzare l’opportunità della manovra finanziaria per correggere l’effetto perverso della Bolkestein su 170 mila imprese ambulanti". E’ la richiesta avanzata durante la Giunta di domenica 10 luglio della Fiva Confcommercio e contenuta in una nota che il presidente Errico ha scritto al Presidente del Consiglio e al ministro Romani. "Sulla necessità che le concessioni di posteggio di commercio ambulante vengano escluse dall’ambito di applicazione della direttiva servizi e seguano i criteri attualmente in uso – osserva Errico – ormai convergono non solo tutte le Regioni italiane, ma lo stesso Parlamento Europeo mentre le Commissioni riunite della Camera, con votazioni unanime, si erano già espresse in questo senso. Che cosa costa dunque correggere una norma che peraltro non costerebbe nulla allo Stato? E perché, dal momento che nella manovra finanziaria presentata al Senato è inserita la liberalizzazione degli orari commerciali non si può anche presentare una disposizione che risolverebbe definitivamente un problema che si trascina ormai da un anno? La Giunta della Federazione rivolge un pressante appello ai gruppi parlamentari e alle forze politiche perché intervengano con urgenza e determinazione in questo senso. La pazienza degli operatori si sta esaurendo – conclude Errico – anche perché la crisi economica incide pesantemente sui bilanci aziendali. Chiediamo dunque a Governo e Parlamento un seguito concreto a tutte queste affermazioni di principio".