Novara - L’allarme era stato dato qualche mese fa ma il fenomeno non accenna a ridursi, anzi, il business dei pasticceri ‘casalinghi’ che propongono torte e dolci attraverso i social network, sembra essere sempre più fiorente. “Continuano ad arrivare nei nostri uffici le segnalazioni, in particolare nella zona di Verbania, della presenta su internet di siti, blog e profili facebook che promuovono la vendita di prodotti di pasticceria ‘fatti in casa’, seppure in modo ‘mascherato’. Dietro a questi siti abbiamo verificato che ci sono anche persone che risiedono nel Verbano” afferma il direttore della CNA Piemonte Nord Elio Medina.
“In accordo con il gruppo dei nostri pasticceri associati e con l’Associazione Pasticceri del Verbano Cusio Ossola - spiega Luca Zenoni, responsabile dei servizi sindacali della CNA di Verbania - abbiamo deciso di intervenire per promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione presso i consumatori che, attratti da prezzi apparentemente più convenienti rispetto a quelli praticati da un produttore ‘regolare’, non sono consapevoli dei rischi che corrono. Abbiamo quindi realizzato una locandina accattivante, con una grafica curata da Mauro Savoini, di R35, che richiama alla festa di Halloween, che già in questi giorni stiamo distribuendo nelle pasticcerie della nostra zona. I pasticceri che vogliono esporre in negozio la locandina o desiderano consegnarla ai loro clienti possono chiederla ai nostri uffici. Siamo anche disponibili – aggiunge Zenoni - come associazione, a inviare alle autorità competenti eventuali segnalazioni, qualora l’abusivo venga identificato”.
“Noi pasticceri – spiega infine Marcello Biggio, pasticcere associato alla CNA - così come tutte le imprese del settore alimentare, dobbiamo attenerci a normative molto rigide di tutela dell’igiene nella lavorazione e nella conservazione dei prodotti e siamo controllati dalle autorità sanitarie. Così come tutte le imprese artigiane e le piccole imprese dobbiamo ottenere specifiche autorizzazioni per poter operare, dimostrando la nostra capacità professionale, paghiamo le tasse e rispettiamo le normativa sull’Ambiente e la sicurezza, facendo corsi e lavorando in ambienti giudicati idonei dall’autorità sanitaria. Chi fa torte a casa sua e poi le vende pratica quindi una forma di concorrenza sleale e sfugge a ogni tipo di controllo igienico – sanitario su ciò che fa e sulle condizioni del luogo dove opera, oltre a eludere totalmente il fisco”.
Attraverso il messaggio contenuto nella simpatica locandina i pasticceri della CNA invitano le persone che acquistano dolci o altro on line di verificare che si tratti di vere e proprie aziende, autorizzate e controllate, prima di mangiare qualche cosa che potrebbe riservare brutte sorprese.