Novara - Incrementi percentuali molto significativi della tassa rifiuti dal 2012 al 2013: lo segnalano le imprese del territorio attraverso l’Osservatorio attivato da Confartigianato Imprese e raggiungibile via mail all’indirizzo notares@artigiani.it. Dati incredibili: un ristorante nel VCO che passa da 460 a 4.400 euro; una falegnameria da 500 a 1.500; non va meglio nel Novarese: con incrementi molto rilevanti segnalati all’Osservatorio, come il caso di una officina meccanica da 300 a poco meno di 700 euro. E la situazione di alcune imprese del comune di Fara Novarese che hanno segnalato a Confartigianato i rincari subiti. Questo il quadro, allarmante, emerso in conferenza stampa nelle parole del presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Francesco Del Boca, e del direttore Amleto Impaloni; a cui hanno preso parte anche alcuni imprenditori con casi di forte rincaro della tassa rifiuti.
“Sui dati registrati sinora dal nostro osservatorio notares@artigiani.it, cui si sono rivolti un centinaio di imprenditori, mediamente l’aumento segnalato della tassa rifiuti è stato di oltre il 150%, con punte anche oltre l’800%: un dato allarmante che delimita uno scenario da paura: in questi momenti di crisi, una crisi che si trascina da ormai cinque anni pieni, questo situazione fa ritenere a tante imprese che non si possa più andare avanti: da cinque anni il saldo iscrizioni/cessazioni delle imprese artigiane nelle nostre Camere di commercio è negativo, dopo anni di continua crescita, e temiamo il segno meno anche per la fine del 2013” denuncia il presidente Del Boca “Lo diciamo chiaro: basta tasse, basta burocrazia: occorre diminuire le tasse, abbassare il livello della burocrazia, ridurre il cuneo fiscale sul lavoro altrimenti i nostri giovani non troveranno mai una occupazione e le imprese saranno sempre più destinate a chiudere”.
“Non esitiamo a parlare di vessazione, davanti a certi aumenti della tassa rifiuti” ha denunciato Amleto Impaloni”chiediamo che nella tassa rifiuti i Comuni non carichino anche costi di gestione della macchina amministrativa che nulla hanno a che vedere con lo smaltimento dei rifiuti prodotti. Per i casi che ci hanno segnalato gli imprenditori di Fara Novarese abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio comunale urgentissimo che possa mettere mano ai criteri che determinano la TARES, di fronte a aumenti della stessa che, mediamente, per i casi segnalati, sfiorano il 250%”.
Aumenti molto forti sono stati evidenziati dagli imprenditori presenti: il pasticcere Ennio Prolo di Fara Novarese denuncia aumenti di poco inferiori al 300% “un costo, quello della nuova TARES, che dovrebbe corrispondere a 14 tonnellate di rifiuti prodotti dalla mia attività ma in un anno ne produciamo neppure un terzo”.
Rilevanti gli aumenti subiti dal ristorante Gufo Nero, nel Comune di Ghemme: 32mila euro “Pago sui metri quadri della nostra attività, ad esempio il valore dell’umido che produciamo è di circa 1.500 euro” spiega Diego Bertoni, uno dei titolari.
L’Osservatorio sulla TARES è ancora attivo, le imprese possono segnalare casi di aumenti all’indirizzo mail: notares@artigiani.it. Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, raccogliendo le segnalazioni delle imprese, verificherà i casi segnalati, anche in rapporto con le Amministrazioni comunali.