Novara - E’ la ovvia domanda dopo la mancata comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate circa le agevolazioni per gli autotrasportatori riguardanti la deduzione forfetaria di spese non documentate. Infatti, a poco meno di una settimana lavorativa dalla scadenza del versamento di UNICO, non è ancora stato quantificato l'importo delle deduzioni forfetarie per l'autotrasporto merci. “Il problema è grave – spiega il direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Amleto Impaloni - e non possiamo permetterci di abbassare la guardia sulle risorse, specialmente su quelle dedicate alla deduzione forfettarie delle spese non documentate per gli artigiani, che rappresentano una boccata d'ossigeno utilissima per resistere alla crisi economica che non accenna a diminuire, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di una ripresa del Paese”. Il Decreto Ministeriale a firma del Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'Economia, demanda, come di consueto, la definizione degli importi all'Amministrazione finanziaria considerato il verbale d'intesa siglato il 27 gennaio 2015 con le Associazioni di categoria.
"Il 27 gennaio scorso- ricorda Impaloni- è stato firmato un ‘Verbale d’intesa’ tra le associazioni dell’autotrasporto e il Governo in cui veniva affermato che per il triennio 2014/2016 la deduzione forfetaria sarebbe stata garantita per gli stessi importi del 2013. E' urgente rendere noto, quindi, l'ammontare della quantificazione delle deduzioni per permettere i corretti versamenti, in scadenza il prossimo 16 giugno, relativi ai dichiarativi per il 2014.
“Poiché non è stato dato seguito all’accordo politico del gennaio scorso, il nostro timore – prosegue Impaloni – è quello di una diminuzione consistente della misura. Ma non l’accetteremo. Sottolineiamo che l'autotrasporto artigiano, da solo, non può e non deve sobbarcarsi tutti i tagli e vedersi ridotto uno stanziamento che è vitale per la sua sopravvivenza. Le intese vanno rispettate, noi siamo artigiani, persone di parola e di principi. Ci auguriamo che si tratti soltanto di un semplice ritardo burocratico e che la situazione evolva, quanto prima, in senso positivo".