Novara - Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e CNA Piemonte Nord hanno incontrato ieri il Prefetto di Novara, Francesco Paolo Castaldo, per illustrare la situazione dell’autotrasporto nel Piemonte Orientale alla vigilia della mobilitazione del 18 marzo, promossa a livello nazionale da UNATRAS (il coordinamento unitario cui aderiscono Confartigianato Trasporti, Assotir, CNA-Fita., Fai, Fiap, Sna Casa ed Unitai). Nelle nostre province, così come in altre località italiane, la denuncia della crisi gravissima del settore è stata fatta con l’incontro istituzionale con S.E. il Prefetto di Novara, scegliendo questa forma per segnalare la crisi drammatica del settore, e non prevedendo manifestazioni o altro nel territorio. Al Prefetto, le due associazioni di categoria hanno ribadito la situazione dell’autotrasporto nelle province di Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, dove una crisi gravissima ha dimezzato le imprese esistenti e bruciato 3mila posti di lavoro dal 2005. Gli autotrasportatori chiedono al governo risposte certe e non più procrastinabili su tante, troppe questioni rimaste in sospeso. A cominciare dalla determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio e dalle iniziative contro la concorrenza sleale e l’abusivismo dei vettori esteri per garantire trasparenza e regolarità nel mercato. Sugli autotrasportatori pesano anche le mancate risposte sul fronte di norme e sanzioni per chi non rispetta i tempi di pagamento dei servizi di trasporto. Sollecitano, inoltre, lo sblocco immediato del rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali e il pieno funzionamento delle Motorizzazioni civili.
Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e CNA Piemonte Nord hanno consegnato al Prefetto Castaldo le cifre della crisi nelle nostre province: dal 2005 a oggi sono scomparse nel Novarese il 44% delle imprese di autotrasporto, nel VCO il 50% e nel Vercellese il 49%. A livello nazionale la crisi è ancor più drammatica; - 54% della consistenza dell’Albo autotrasporti. Le 1.750 imprese superstiti, nelle tre province, attendono le decisioni del Governo: risposte positive per non dover essere costrette a chiudere.
Intanto è tutto pronto per il “TIR DAY”: il 18 marzo, in tutta Italia gli autotrasportatori aderenti a Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci) si mobiliteranno per protestare contro le mancate risposte del Governo ai problemi irrisolti del settore. Le iniziative del ‘Tir Day’ coinvolgono al momento 18 città - tra cui Cuneo, Asti e Novara - e 11 regioni, tra cui il Piemonte e prevedono cortei di camion, conferenze stampa, sit in davanti alle sedi della Motorizzazione Civile e delle Prefetture, incontri con Parlamentari ed esponenti delle istituzioni. In Piemonte gli autotrasportatori sono 6.264, di cui 4.356 artigiani. A Torino gli autotrasportatori sono 1393, di cui 849 artigiani. Sugli autotrasportatori pesano anche le mancate risposte sul fronte di norme e sanzioni per chi non rispetta i tempi di pagamento dei servizi di trasporto. Sollecitano, inoltre, lo sblocco immediato del rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali e il pieno funzionamento delle Motorizzazioni civili. “In questi anni abbiamo assistito alla costante riduzione delle risorse a disposizione dell’autotrasporto, settore fondamentale per l’economia e che necessita di misure specifiche per competere sul mercato internazionale. Se non otterremo risposte ed il mantenimento degli impegni assunti, come ad esempio il rimborso delle accise sui veicoli euro 3 – dichiara Aldo Caranta– saremo pronti, nostro malgrado, ad attuare la sospensione dei servizi in difesa degli interessi dei nostri imprenditori”.