Novara - Da martedì 7 giugno 2016 sono a tutti gli effetti avviati i “Cantieri di lavoro 2016” per i disoccupati a rischio di esclusione sociale. Sono 20 gli assunti dal Comune di Novara, in questa prima fase, e sono impiegati da Assa per attività di decoro urbano della città. Dopo la prima settimana di formazione in aula sulla sicurezza e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, questa mattina, lunedì 13 giugno, salutati questa mattina dal Sindaco di Novara e dal Presidente di Assa, hanno preso servizio presso la struttura operativa di Assa in Viale Curtatone che, dopo i primi giorni dedicati a formazione e istruzione pratica per le mansioni e l’utilizzo delle attrezzature da impiegare su strada, sarà poi la base da cui partiranno per la loro attività quotidiana, da lunedì al venerdì, di pulizia, decoro urbano e manutenzione del verde. Il progetto è una importante risposta all’aumento della popolazione a rischio di esclusione sociale, è stato elaborato di concerto da Comune di Novara e Assa, messo in opera grazie anche al contributo della Regione Piemonte (75 mila euro su un costo complessivo di 166 mila euro sostenuto dal Comune), ed è regolato dalla legge regionale 34/2008. Approvato dall’Agenzia Piemonte Lavoro, si svilupperà attraverso iniziative volte a recuperare le aree urbane degradate, alla manutenzione e al ripristino di aree verdi, alla cura e manutenzione di spazi pubblici e del decoro urbano. Nel progetto precedente, chiuso a dicembre 2015, come previsto dalla delibera di approvazione, Assa ha instaurato un contratto di lavoro a termine per i tre soggetti che hanno raggiunto le migliori valutazioni sul piano quantitativo e qualitativo delle prestazioni svolte e che erano in possesso dei requisiti di idoneità necessari all’assunzione. Di questi, due tuttora beneficiano di un contratto di lavoro a tempo determinato in Assa. Rispetto agli anni precedenti, quest’anno il numero dei beneficiari del progetto è stato raddoppiato e potrebbe crescere ulteriormente. La fase avviata attualmente, infatti, si basa sulle risorse disponibili, ma il progetto è ancora aperto. Se, attraverso altre fonti di finanziamento, il Comune riuscisse a integrare la quota a disposizione nell’ambito della Legge regionale 34/2008, diventerà possibile estendere il progetto ad altri beneficiari provenienti dalla stessa graduatoria che, ricordiamo, aveva visto la partecipazione alla selezione di ben circa 350 persone.