Novara - Novara è il luogo giusto dove costruire e far crescere una “seconda vita” per lo storico marchio Sergio Tacchini. L’idea è stata lanciata ieri dal sindaco al tavolo di concertazione aperto in Prefettura dove, alla presenza del commissario liquidatore, delle organizzazioni sindacali e degli amministratori locali di Bellinzago e Caltignaga, è stata esaminata la situazione dell’azienda tessile attualmente nelle mani di una società cinese. L’ipotesi che il liquidatore ha prospettato è quella della definitiva acquisizione del marchio attraverso la cessione del ramo d’azienda che lo detiene, il trasferimento a Milano dei 13 dipendenti che si occupano della gestione del contratti, e la cessazione di qualsiasi attività nello stabilimento di Bellinzago.Una ipotesi che di fatto separerebbe per sempre il nome Tacchini dal territorio in cui il marchio è nato. Una ipotesi rispetto alla quale il sindaco di Novara ha rilanciato con una proposta. «Il brand Tacchini - ha detto - può avere ancora grandi potenzialità, ma deve rimanere legato alla realtà in cui è nato. Credo che Novara possa candidarsi ad essere il luogo fisico del rilancio. Nella nostra città esiste, e continua a crescere, un distretto del tessile di qualità, che vede in campo i marchi più prestigiosi dell’alta moda che hanno collocato qui diversi stadi della propria filiera produttiva, dalla modellistica alla produzione alla commercializzazione. A Novara ci sono le professionalità, c’è la tradizione, c’è il know how. E ci sono gli spazi (e ci saranno ancora di più con la nuova area industriale di Agognate) adeguati per collocare una attività di questo tipo. Io credo – ha concluso il sindaco – che questa possibilità sia da tenere in consideriazione. Ne abbiamo parlato con il liquidatore, e ci auguriamo che possa avere un seguito».