Novara - «In questi vent’anni Barilla ha molto investito sullo stabilimento di Novara, sia per l’adeguamento ai nuovi standard produttivi, sia spingendo fortemente sull’innovazione, e continuerà a farlo in futuro. Ne sono una prova il nuovo magazzino per le materie prime che è stato recentemente costruito e il progetto di ristrutturazione degli esterni, che entro due o tre anni saranno perfettamente in linea con gli standard del gruppo». È quanto ha dichiarato, intervenendo alla riunione conviviale del Rotary Club Val Ticino di Novara del 25 novembre scorso, il direttore dello stabilimento Barilla di Novara, Fabio Maggiolo.
Durante il suo intervento, che è stato seguito, oltre che dall’attenta platea dei soci rotariani, dai tre eredi di Mario Pavesi (il fondatore, nel 1953, della storica azienda di Largo Leonardi, poi trasferitasi nell’attuale sede di Corso Vercelli 101), l'ing. Maggiolo ha ripercorso le principali tappe che hanno portato l’azienda novarese al successo nel corso dei suoi primi 60 anni di attività, ricordando che il gruppo Barilla, che nel 1993 ha completato l'acquisizione di Pavesi dall’Alivar, ha finora investito a Novara, dove lavorano oltre 370 persone, circa 150 milioni di euro.
«Mario Pavesi – ha detto Maggiolo – oltre a una geniale creatività, ha avuto la grande intuizione di realizzare uno stabilimento diverso da quelli della sua epoca, con forni molto lunghi, e ancora oggi l’impianto novarese ospita le tecnologie più innovative del settore. I Pavesini, che nascono dall'idea di “snackizzare” i Biscottini di Novara, sono un prodotto straordinario, le cui vendite crescono continuamente. A Novara vengono prodotti, tra l’altro, anche i crackers e i Ringo, entrambi realizzati da Pavesi dopo i suoi viaggi negli Stati Uniti. Barilla è stata anche la prima azienda in Italia a introdurre sul mercato la barretta di cereali e nel 2011 ha ideato i biscotti cotti al vapore, meno ricchi di grassi e di zuccheri, che stanno avendo molto successo».
Dopo la proiezione di un video intitolato “Dalle grandi idee di ieri gli eroi di oggi”, che riproponeva le più famose immagini di 60 anni di brand Pavesi, l’incontro è stato caratterizzato da numerose domande. Fra i temi trattati: l’espansione internazionale del gruppo Barilla, che fattura il 50% in Italia, al momento orientata verso il Sud America e l’Asia con una strategia di forte customizzazione dei prodotti, il problema della contraffazione, i rapporti con la grande distribuzione, l’importanza della pubblicità. Al termine, dopo uno scambio di doni con il presidente del Rotary Club Val Ticino di Novara, Mauro Bressa, il figlio di Mario Pavesi, Pierluigi, si è detto molto compiaciuto per il fatto che un prodotto come i Pavesini, nato 60 anni fa, «sia ancora oggi sul mercato, e con un successo crescente». «Mi auguro – ha concluso Pierluigi Pavesi – che tutto il Made in Italy segua questa strada».