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BONUS FISCALI, EFFETTI DEVASTANTI SULL’INTERO SETTORE DELL'EDILIZIA E NON SOLO...

Conferenza stampa nella sede Api di Novara in via Aldo Moro 1

Novara - Conferenza stampa lo scorso 28 maggio alle ore 17 nella sede Api di Novara in via Aldo Moro 1. La recente Legge di conversione del Decreto Superbonus (D.L. 39/2024 del 30 marzo us), ha previsto ulteriori strette e misure tese a chiudere definitivamente una norma (leggasi 110%), eliminando ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito anche per tutte le tipologie di bonus edilizi che ancora lo prevedevano, creando gravissime conseguenze per l’intera filiera dell’edilizia privata e mettendo le aziende delle costruzioni in ginocchio.  

“Da un attento esame del testo approvato – commenta Fabio Falsetta, Presidente del Collegio Costruttori dell’API di Novara, Vco e Vercelli - emergono criticità insostenibili. In particolare stiamo già assistendo agli effetti determinati dall’eliminazione delle residue possibilità di cessione del credito/sconto in fattura ed alle conseguenze provocate dal divieto delle compensazioni con i debiti previdenziali e assicurativi, oltre al fatto che in queste ore le banche stanno mettendo in discussione plafond e impegni già assunti, intervenendo su processi in corso, polverizzando pianificazioni e investimenti imprenditoriali fondati sull’applicazione di Leggi dello Stato.”

“Le imprese – commenta Paolo Sodero, Consigliere dell’API di Novara, Vco e Vercelli - continuano a trovarsi oggi con cassetti fiscali pieni di crediti ma senza liquidità a disposizione, con la conseguente impossibilità di portare a termine i lavori in essere e già contrattualizzati, portando le imprese coinvolte all’impossibilità di onorare i pagamenti verso i fornitori, gli stipendi dei lavoratori e di ottemperare alle scadenze fiscali.”

“La recente missione assegnata all’Agenzia delle Entrate di recuperare gli omessi versamenti – commenta Elisabetta Cremonini, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Novara - inoltre non aiuta le imprese: in questi ultimi mesi si è infatti osservata un’improvvisa accelerazione delle attività di controllo e recupero da parte dell’Agenzia delle entrate, con invii massivi di avvisi bonari, cartelle esattoriali, intimazioni di pagamento ed atti esecutivi quali i pignoramenti presso terzi, a cui si accompagna l’aumento delle ritenuta d’acconto che le imprese subiscono sui bonifici bancari per lavori di ristrutturazione dall’8 all’11%, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, e le nuove limitazioni che entreranno in vigore dal 1 luglio prossimo sulle compensazioni. Tali misure - conclude Elisabetta Cremonini -, seppur certamente legittime, non discernano in alcun modo i destinatari e contribuiscono ad acuire le difficoltà delle imprese che hanno invece contribuito in maniera preponderante, attraverso il super bonus e le altre agevolazioni, a sostenere il PIL del sistema Italia nei recenti periodi pandemici e di rincaro energetico, togliendoli oggi ogni possibilità di ottenere un canale per lo smobilizzo del loro credito”.

“La colpa delle imprese è stata - Commenta Fabio Falsetta - evidentemente quella di fidarsi dello Stato: tralasciando il numero di aggiornamenti, correzioni ed emendamenti normativi intercorsi, ad oggi quantificabili in oltre trenta interventi modificativi, la principale difficoltà ed incertezza è stata segnata dalla retroattività di tali interventi che hanno irrimediabilmente modificato le condizioni ed i presupposti su cui si sono basate le scelte, le programmazioni e gli investimenti delle imprese. Di contro, i Governi che nel frattempo si sono susseguiti – aggiunge Fabio Falsetta – si sono caratterizzati per la comune indisponibilità al confronto ed alla mediazione, su qualsiasi tematica o proposta gli venisse segnalata, mentre i Ministeri competenti si sono limitati ad affrontare i problemi scaricandoli semplicemente sulle imprese, sui cittadini e sui professionisti, senza preoccuparsi minimamente delle istanze e dei comuni appelli che giungevano da tutti gli attori della filiera!”

“E’ evidente come la problematica - aggiunge Paolo Sodero - a cascata stia colpendo e colpirà sempre di più l’intera filiera del settore, allargandosi drammaticamente a macchia d’olio sull’intera economia del paese. E’ necessario quindi pensare a interventi correttivi volti ad avviare una politica economico/fiscale in grado di superare la logica degli interventi a spot e, soprattutto, di adottare misure strutturali per far fronte agli impegni previsti dalla Direttiva europea sulle case green, oggi ingiustificatamente sotto accusa con una continua campagna di disinformazione mirata a demonizzare i bonus edilizi quando, invece, nei fatti, si tratta di un provvedimento blando, plasmato sul lungo periodo e raggiungibile a costi estremamente ridotti".

“E’ oggi quanto mai necessaria - commenta Mario Di Giorgio, Presidente dell’API di Novara, Vco e Vercelli - una presa di coscienza da parte del Governo affinché riceva ed ascolti le istanze delle aziende e dei professionisti del settore per una programmazione condivisa sulla materia, allargando la miope modalità degli interventi retroattivi a tampone in una visione più ampia e di lungo termine, duratura e sostenibile, accompagnando la nostra Nazione e le nostre eccellenze imprenditoriali ai prossimi importantissimi traguardi europei con il presupposto della concertazione e della programmazione sostenibile”.