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Camere di Commercio: per CNA abolirle sarebbe un errore

Novara - “Le indiscrezioni apparse in questi giorni sui giornali sul progetto di abolizione delle Camere di Commercio ci preoccupano molto– afferma Donato Telesca, presidente della CNA Piemonte Nord – perché le Camere hanno avuto un ruolo fondamentale per le imprese. Le numerose funzioni che vi vengono svolte verrebbero disperse tra numerosi enti, con il rischio di accumulare ulteriori complicazioni burocratiche per le imprese, anziché ridurle. La CNA non condivide le ipotesi di abolizione – ribadisce Telesca (nella foto) – perché sono la risposta sbagliata della politica ad una situazione che ha visto il sistema delle Camere di Commercio rimanere colpevolmente inerme di fronte alle esigenze di autoriformarsi per dare migliori servizi e risposte sempre più adeguate alle imprese. Che, vogliamo ricordarlo, sono i veri finanziatori delle Camere di Commercio attraverso il contributo annuale obbligatorio che versano all’Ente. Alcuni anni fa si iniziò a parlare di autoriforma, ma Unioncamere non diede poi gambe al progetto. In un importante convegno nazionale organizzato due anni fa dalla CNA a Torino, avevamo chiesto con forza l’avvio di una profonda riorganizzazione del sistema camerale capace di razionalizzare le strutture, unire le Camere di Commercio più piccole e indirizzare meglio le risorse sui progetti per le imprese”.

“Pensiamo che un progetto di autoriforma sia ancora possibile – ne è convinto Elio Medina, direttore della CNA Piemonte Nord – e debba prevedere, per quanto riguarda il nostro territorio, l’accorpamento della Camera di Commercio di Novara con le Camere di Commercio del Verbano Cusio Ossola, di Vercelli e Biella. Non riusciamo a capire perché, per esempio, debbano esistere quattro aziende speciali per i servizi all’internazionalizzazione, quando sarebbe sufficiente una sola struttura condivisa e capace di accompagnare sui mercati le imprese delle quattro province”.

La CNA, in quanto Associazione di categoria presente all’interno del sistema camerale, sente l’obbligo di provare a rinnovare le Camere di Commercio per renderle un Ente ancora più vicino e utile per le piccole e medie imprese.