Novara - “Abbiamo sempre detto che il diritto alla cessione del credito e alla libera scelta del carrozziere dove far riparare l’auto erano condizioni irrinunciabili non solo per la sopravvivenza delle imprese di autoriparazione ma anche per la libertà dei cittadini. Ora, accogliendo le nostre osservazioni, anche la Commissione Giustizia della Camera ci conferma che abbiamo ragione” così Mauro Barbi (nella foto), delegato del settore Auto di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale commenta l’approvazione in Commissione Giustizia degli emendamenti avanzati da Confartigianato
In particolare, la Commissione Giustizia della Camera sul diritto alla cessione del credito ha rilevato che qualora non fosse consentito (come riporta il testo del disegno di legge in discussione) ci sarebbe grave limitazione delle facoltà contrattuali degli assicurati tra l’altro già espressamente riconosciute dal Codice civile; inoltre non sarebbe di alcuna efficacia contro le frodi assicurative, la cui origine non sta certo nella cessione del credito. “Si determina esclusivamente una compressione sproporzionata e discriminatoria delle facoltà contrattuali di una specifica categoria di creditori, gli autoriparatori” afferma Barbi.
In merito alla riparazione che, secondo il testo della legge in approvazione deve avvenire solo presso carrozzerie convenzionate con le assicurazioni (cosiddetto risarcimento in forma specifica) la Commissione Giustizia ha evidenziato sostanziali criticità perché, a fronte del “presunto” sconto sul premio di polizza, l’assicurato perderà il diritto al risarcimento integrale del danno al veicolo essendo obbligato a ripararlo presso una carrozzeria convenzionata, in completo stravolgimento dei principi del Codice Civile.
“Questa disposizione, se approvata, attribuirebbe di fatto alle assicurazioni il potere di decidere le condizioni di mercato dell’autoriparazione, con prevedibile riduzione degli standard qualitativi e di sicurezza delle riparazioni” commenta Barbi “Si creerebbe, in caso la norma fosse approvata senza modifiche, il rischio di creare un percorso privilegiato verso le imprese fiduciarie dell’assicurazione, a tutto danno delle imprese indipendenti e limitando fortemente la capacità contrattuale in tale settore”.
La Commissione Giustizia della Camera ha espresso parere favorevole alla soppressione degli articoli sui temi indicati e, in subordine - qualora si ritenesse di non sopprimere le disposizioni degli articoli - la Commissione ha richiesto di specificare le modalità di applicazione e l’entità dello sconto sulla polizza assicurativa, in modo da non pregiudicare i principi delle concorrenza. “Attendiamo ora il passaggio in aula, con la fondata speranza che i diritti dei carrozzieri e dei cittadini non siano lesi” spiega Barbi
Altro punto sul quale è intervenuta la Commissione Giustizia è il valore di piena prova delle scatole nere montate sui veicoli, sostenendo che quanto contenuto nelle scatole nere non sia prova legale, ma presunzione semplice, che può essere superata da prova contraria rendendo quindi più equilibrato il regime probatorio e i diritti di difesa dell’assicurato.