Novara - “Più costi e meno libertà di scelta per i consumatori”. Questa la denuncia di Confartigianato Imprese sugli effetti della norma sulla RC auto, contenuta nel cosiddetto decreto Crescitalia, approvato dalla Camera dei deputati. “L’applicazione della norma contenuta nel decreto” spiega Mauro Barbi (nella foto), delegato della Sezione Autoriparazione di Confartigianato Imprese “prevede una maggiorazione di costi, addirittura del 30%, per coloro i quali , in caso di sinistro, scelgono di far riparare il danno alla propria autovettura dal proprio carrozziere di fiducia”.
Una norma che lascia stupiti e infuriati i carrozzieri: “Stiamo assistendo, per l’ennesima volta, a una scelta legislativa che mira a colpire una categoria produttiva che già sta pagando la crisi in modo molto forte e che da questa norma, se non modificata, potrà solo veder resa ancor più drammatica la propria quotidiana attività” denuncia Barbi.
“La decisione di imporre per legge una palese violazione del libero mercato e della libera scelta delle persone; l’effetto deteriore di rompere il rapporto privilegiato di fiducia e professionalità fra carrozziere e cliente avrà effetti drammatici sul nostro comparto” continua Barbi.
“A tutto questo si aggiunge anche la violazione di una sentenza della Corte Costituzionale, che sancisce libero il risarcimento diretto” spiega ancora Barbi “Insomma: la norma avrà l’unico effetto di danneggiare le carrozzerie e di aumentare i costi per gli utenti: per questo richiamiamo l’attenzione del presidente del consiglio Mario Monti rinnovando la richiesta che la norma sia modificata”.
Contro la norma, a livello nazionale, i carrozzieri artigiani si sono espressi unitariamente, denunciando gli effetti drammatici sul loro settore e sulla clientela; analogo pronunciamento anche a livello piemontese.
“Liberalizzazioni, rilancio dell’economia e del Paese non si devono giocare sulla pelle di imprese che lavorano e che tengono duro in un momento certamente difficile” conclude Barbi “Non ci stiamo a pagare per errori non nostri e gestioni non oculate: gli artigiani carrozzieri devono vedere tutelata la propria professionalità e il rapporto di fiducia con la clientela, il nostro messaggio al presidente Monti è chiaro: non vi è altra via che cambiare la norma!”.