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CHIARIMENTI SUL DIBATTITO DELLE AREE DI AGOGNATE

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dalla ditta Vailog di Assago: "Il dibattito che si è aperto negli ultimi tempi sull’insediamento logistico-industriale di Agognate, di cui Vailog è la proponente, richiede oggi un approfondimento su alcuni dei temi chiave in discussione con un intervento diretto della proprietà, per opera del project manager Giulio Della Torre, per chiarire alcuni punti del confronto che appaiono ancora purtroppo confusi e pertanto si prestano a strumentalizzazioni.

Occupazione - «Sul tema della Logistica – spiega Della Torre - esistono indici statistici che forniscono previsioni sull’occupazione in relazione ai mq di insediamento, ma soprattutto esiste il tema reale di ciò che si è realizzato in interventi analoghi. Negli ultimi sette anni Vailog presso il Polo Logistico di Castel San Giovanni ha prodotto un incremento di occupazione superiore agli indici di riferimento. In questi anni lo sviluppo di Agognate ha perso molti potenziali operatori promossi da Vailog che, per la mancanza degli strumenti urbanistici adeguati, sono stati costretti ad insediarsi in località alternative senza nessuna ricaduta positiva sul territorio. L’intervento di Agognate si candida con il solo dato previsionale statistico in accordo alla tipologia di interventi e di clienti sviluppati da Vailog ad impiegare oltre 500 persone. Le attività insediate avranno una vocazione che si colloca nella “supply chain” con interventi che prevedono anche la finitura del prodotto grezzo, secondo una particolare filiera aziendale; un concetto che va oltre quello della logistica tradizionalmente insediata sul territorio Novarese».

Sviluppo - Vailog opera sul territorio costruendo gli immobili solo in presenza di un operatore finale con cui è già stato stipulato un accordo. Vailog gestisce parchi logistici attivi, come dimostrato dalla sua presenza sul territorio nazionale ed internazionale, e per Agognate, che rappresenta una location strategica sul territorio, grazie anche alla sua connessione con le infrastrutture sovraterritoriali, vi sono già richieste in attesa di essere sottoscritte definitivamente. Strategica è anche la potenziale sinergia che si potrebbe attuare con l’area industriale adiacente, tramite la creazione di uno sviluppo per ulteriori circa 70.000 mq con la conseguente bonifica e riqualificazione dell’area esistente.

Manifattura - «L’intervento di Agognate – aggiunge il project manager – oltre all’area a destinazione logistica, prevede una piastra a destinazione industriale in grado di attrarre attività manifatturiere con una superficie coperta di circa 100.000 mq. Nel considerare che la “supply chain” sta progressivamente sostituendo la tradizionale struttura manifatturiera del paese, l’intervento si rende disponibile alle aziende che richiedessero un insediamento in prossimità del casello autostradale».

Beneficio pubblico - L’insediamento di Agognate porterà benefici concreti occupazionali sul territorio oltre alla realizzazione di infrastrutture per circa 10 milioni di euro diversamente irrealizzabili dall’Amministrazione Comunale tra cui un nuovo ponte sull’Agogna in grado di supplire a futuri deficit del ponte esistente che risulta l’unico collegamento ad ovest della città con l’autostrada TOMI e la Valsesia. Tutto ciò senza aggravio sui cittadini novaresi.

Agricoltura - Da molte parti si è sostenuto che l’area dell’insediamento di Agognate sia una zona di agricoltura di pregio mentre è utile chiarire che l’area da oltre dieci anni versa in stato di “incolto” soprattutto derivante dall’occupazione storica (per pubblica utilità) della Cav ToMi per le sue esigenze in relazione alla costruzione della tratta ferroviaria dell’alta velocità. Addirittura, vi venne costruito un impianto di betonaggio la cui “eredità” ancora oggi grava sulle aree con un terreno compromesso all’utilizzo agricolo".