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Cinghiali, Coldiretti: Necessarie azioni concrete e straordinarie

Novara - “Il numero di esemplari di cinghiali in Italia ha raggiunto i 2 milioni, una cifra in continua crescita che sta creando una situazione di saturazione insostenibile per le nostre imprese e per la sicurezza dei cittadini e che sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vaste aree territoriali, anche in zone ad elevato pregio naturalistico. Ridurre la popolazione dei cinghiali è la priorità rispetto anche alla diffusione del virus della Peste Suina Africana che si sta diffondendo nuovamente in Europa, di cui anche i cinghiali sono portatori e che rappresenta un elevato rischio per il nostro patrimonio suinicolo e per l’intera filiera collegata”. Lo sottolinea Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco, rispetto alle priorità del Piano di sorveglianza e prevenzione della Peste Suina del 2021, pubblicato dal Ministero della Salute, che si basa sul controllo passivo dei cinghiali, sulla sorveglianza degli allevamenti di suini, sulla verifica dei livelli di applicazione delle misure di biosicurezza e sulla campagna di formazione ed informazione degli stakeholders.

“Rimane il problema del controllo della presenza dei cinghiali sul nostro territorio, anche in termini di equilibrio e funzionalità degli ecosistemi naturali, oltre che causa di ingenti danni all’agricoltura che non vengono neppure coperti dagli indennizzi perché la perdita di reddito arrecata agli imprenditori va ormai ben oltre il valore del risarcimento ottenibile. E’ necessario che si punti ad un approccio integrato, con un pacchetto di azioni che da un lato devono agire sulla riduzione sia numerica che spaziale, dall’altro deve concretizzarsi in provvedimenti che possano consentire anche ai sindaci l’adozione di ordinanze di emergenza per autorizzare misure straordinarie di contenimento. E’ opportuno poi che venga regolamentata la modalità di utilizzo del fondo regionale destinato alla prevenzione ed al risarcimento dei danni provocati alla produzione agricola, al fine di rendere l’iter più snello, così da assicurare in tempi rapidi l’accertamento del danno e l’erogazione delle somme disponibili”, spiega Baudo.

“Il problema del contenimento è particolarmente sentito nella nostra provincia: da mesi si discute su questo tema ma non si riesce ad ottenere azioni concrete”, afferma Francesca Toscani, direttore di Coldiretti Novara - Vco. “Abbiamo recentemente partecipato ad un nuovo incontro presso la Provincia, dove sono state ascoltate le necessità delle associazioni e ci è stato detto che sarebbero state rappresentate a livello regionale. Siamo in attesa di conoscere l’esito dell’incontro tra Provincia e Regione e quali provvedimenti verranno presi. Segnaliamo inoltre che abbiamo chiesto alla Provincia di poter avviare i corsi per i tutor per permettere ai proprietari conduttori di fondi di collaborare nella difesa delle colture e del territorio ma non abbiamo ancora ottenuto risposta. Il tempo però è prezioso perché con la primavera aumenta il numero di animali in circolazione, e le famiglie di cinghiali si spostano attirati dalle prime semine e dai germogli”, conclude Toscani.