Novara - “In seguito all'incontro tenutosi ieri in Regione Piemonte, con la partecipazione dei vertici regionali di CNA, esprimiamo profonda preoccupazione riguardo all'imminente blocco della circolazione dei mezzi Euro 5” dichiara il direttore CNA Piemonte Nord Marco Pasquino, che aggiunge: “Non possiamo ignorare l'allarme delle imprese in merito alle possibili conseguenze economiche del blocco dei mezzi Euro 5. L'impatto negativo che tale misura avrà sulle attività produttive e sulla circolazione privata dei veicoli costituisce motivo di grande apprensione. Ci uniamo alla richiesta già avanzata dai nostri colleghi di CNA Piemonte al presidente Cirio e all’assessore Tronzano. Sollecitiamo urgentemente una proroga di due anni al blocco, a conferma di quanto anticipato dagli organi di informazione che hanno annunciato l’approvazione di un decreto da parte del Consiglio dei Ministri, che andrebbe a ripristinare l’entrata in vigore del provvedimento nel 2025 ”.
CNA stigmatizza che i dati raccolti da Eurostat mettono in luce come l'inquinamento atmosferico per emissioni di CO2 derivi da diverse fonti, tra queste anche il residenziale, la produzione di energia e l'agricoltura. Il settore dei trasporti contribuisce solo con il 10% del totale delle emissioni, un dato percentualmente esiguo rispetto ad altre attività. Questa considerazione solleva interrogativi sull'efficacia dell'approccio al blocco dei mezzi Euro 5 nel contrastare l'inquinamento.
“Riteniamo in ogni caso essenziale – aggiunge Massimo Pasteris, presidente CNA Piemonte Nord - introdurre soluzioni mirate per consentire la circolazione dei veicoli commerciali di categoria N1, N2, N3 (trasporto merci), M1, M2 ed M3 (trasporto persone) Euro 5 con alimentazione a gasolio. Tali soluzioni dovrebbero comprendere i veicoli utilizzati per rispondere a chiamate d'emergenza, per il trasporto merci, trasporti specifici e servizi pubblici non di linea. L'approvazione della circolazione per veicoli aziendali che dimostrano l'adozione di soluzioni meno inquinanti costituisce un passo cruciale verso la sostenibilità. E’ necessario trovare un equilibrio tra la salvaguardia ambientale e il sostegno alle attività produttive. Auspichiamo il proseguimento delle discussioni e della collaborazione al fine di sviluppare soluzioni che affrontino il tema della sostenibilità ambientale senza compromettere l’operatività delle imprese”.