Novara - CNA Piemonte Nord condivide le valutazioni espresse dalle associazioni artigiane in Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera nell’ambito dell’iter di conversione del Decreto Legge Salva Casa. “E’ un passo nella giusta direzione – afferma il direttore Marco Pasquino - ma evidenzia la necessità di procedere a una riforma organica del sistema edilizio e urbanistico, con la creazione di un Codice unico dell’edilizia che possa offrire una soluzione sostenibile e a lungo termine”.
Per CNA è inoltre apprezzabile che il decreto non presenti le caratteristiche del condono edilizio, bensì un’azione mirata a semplificare e chiarire le procedure amministrative relative alla legittimazione degli immobili che si concentra su una gestione più ordinata e trasparente delle lievi irregolarità edilizie. Questo equilibrio tra semplificazione amministrativa e rispetto delle normative edilizie esistenti rappresenta un passo importante verso una gestione più efficiente e corretta del patrimonio immobiliare.
“Riconosciamo – dice Filippo Calcagno (foto), presidente CNA Costruzioni Piemonte Nord - che il decreto punta a eliminare le ambiguità giuridiche che spesso ostacolano le compravendite e le ristrutturazioni. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’attuazione delle misure per garantire che producano gli effetti desiderati nel rilancio del mercato immobiliare e nella valorizzazione del patrimonio edilizio. Inoltre – raccomanda Calcagno - si dovrà mettere mano al riordino del sistema degli incentivi per sostenere gli interventi di ristrutturazione, altrimenti il provvedimento non riuscirà a raggiungere gli obiettivi”.