Novara - “In seguito all’aggravarsi dell’emergenza siccità e al continuo aumento dei costi energetici e delle materie prime, chiediamo una revisione delle norme dell’affidamento dei contratti di affitto dei fabbricati a destinazione agricola di proprietà dell’Asl”. Questa la richiesta di Coldiretti Novara-Vco avanzata dal Presidente Sara Baudo e dal Direttore Luciano Salvadori. La decisione di mettere nel capitolato il pagamento anticipato dei canoni locativi al quale si aggiunge il saldo precedente e la stipula della fidejussione mette in grande difficoltà gli agricoltori che si trovano molto esposti economicamente in un periodo in cui sono già tartassati a causa della guerra in Ucraina.
“Siamo ormai fuori controllo – commenta Baudo – Si è generata una situazione non più sostenibile per la quale gli agricoltori rischiano ancora una volta di essere le prime vittime. L’autunno caldo con il previsto aumento dei costi per le imprese e dei prezzi al consumo per le famiglie contribuisce a far calare gli indici di fiducia con un italiano su tre che entro Natale potrebbe non essere più in grado di coprire le spese per le bollette di luce e gas. Per questo chiediamo che ci sia una dilazione del primo pagamento dei canoni locativi. In difficoltà è l’intero sistema produttivo con intere filiere costrette a lavorare in perdita per l’aumento dei costi di produzione sui quali pesa anche l’incertezza sugli andamenti futuri che impedisce la programmazione. L’inflazione galoppante e i prezzi insostenibili sta mettendo in ginocchio il settore: il 10% delle aziende agricole è a rischio chiusura entro la fine dell’anno. Quindi gravare sugli agricoltori con somme così alte di pagamenti in un periodo come questo crediamo che sia eccessivo”, conclude.