Novara - Una visita guidata alla scoperta dei segreti del riso. Questa l’iniziativa promossa da Coldiretti Novara-Vco con l’istituto Convitto Nazionale “Carlo Alberto”. Gli alunni delle classi 3A e 3B dell’indirizzo Montessori si sono recati, mercoledì 18 maggio, ad Olengo per una giornata di socialità, apprendimento ed accoglienza legata al progetto “Sviluppo sostenibile ed educazione alimentare” promossa da Coldiretti Donne Impresa. I 40 studenti e gli insegnanti sono stati accolti dal socio Coldiretti Luigi Caffi e dal Segretario di Zona di Novara Paolo Favini. La prima parte della giornata è stata dedicata alla trattazione di tutte le fasi della coltivazione che dalla preparazione del terreno portano al raccolto e alla lavorazione del riso, lucidamente raccontate dall’imprenditore agricolo. Successivamente il Segretario di Zona ha spiegato ai bambini l’importanza di Coldiretti sul territorio, evidenziando il sostegno che garantisce, in tutte le sue forme, alle aziende agricole. Tutti gli alunni sono stati omaggiati di cappellini e di un depliant riguardante la ruota della stagionalità per far conoscere loro i momenti dell’anno specifici nei quali si possono trovare frutta e verdura di stagione.
“Promuovere un progetto di sensibilizzazione nelle scuole è sicuramente uno dei nostri obiettivi – affermano il Presidente Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo e il Direttore Francesca Toscani – Educare i bambini ai temi della sostenibilità, della tutela dell’ambiente e della legalità sviluppati attraverso il cibo Made in Italy è un percorso che reputiamo di fondamentale importanza. In un momento come questo, dopo due anni di pandemia, dove i più piccoli hanno sofferto molto a causa dell’impossibilità di instaurare le loro relazioni sociali, dare dei significativi insegnamenti e tenerli a stretto contatto con la natura pensiamo che possa essere un ottimo punto di ripartenza”.
“L’outdoor education è una metodologia che, attraverso l’esperienza e il coinvolgimento del bambino facilita l’apprendimento attraverso attività cognitive, sensoriali ed emotive – evidenziano le insegnanti – In questo modo vivono in prima persona ciò che imparano”.