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CON NOVARARCHITETTURA 2022 L’ULTIMA SETTIMANA DI EVENTI

Cornelius Gavril

Novara - Ultima settimana di eventi per novarArchitettura 2022. Fino a domenica 2 ottobre prosegue il festival promosso dall’Ordine degli Architetti P.P.C. delle Province di Novara e Vco con il prezioso contributo organizzativo del Comune di Novara. La rassegna, tornata dopo tre anni di stop a causa della pandemia, vuole coinvolgere i cittadini nel dibattito intorno alle tematiche dell’architettura e dell’urbanistica, anche alla luce delle trasformazioni che interessano e interesseranno Novara. In città e sul territorio numerosi appuntamenti sotto il cappello “IN-OUT Spazi e dispositivi per la città post-pandemica” con conferenze, incontri, mostre di architettura e fotografiche, installazioni e proiezione di materiale multimediale, visite guidate e performance e legati al filo rosso della manifestazione. Ecco il calendario della terza e ultima settimana. 

Martedì 27 settembre alle 21 nell’Arengo del Broletto incontro con grandi protagonisti che, partendo da percorsi professionali differenti, affrontano progetti anche urbani con un approccio innovativo. In programma “Water Water Everywhere”, intervento sull’architettura di Stefano Pujatti di ELASTICOFarm: uno studio di architettura e design industriale che veicola le energie fisiche dei luoghi e la visione mentale dei protagonisti per costruire spazi e oggetti per un futuro migliore. 

Giovedì 29 settembre appuntamento a Omegna, negli spazi del Museo Alessi: dalle 18 alle 20 “Carlo Mazzeri architetto e designer e la produzione Alessi negli anni Sessanta e Settanta del Novecento”, dialogo tra Antonio Mazzeri e Alberto Alessi. Segue visita all’Archivio-Museo Alessi e presentazione del progetto Archivio Digitale Architetti Novaresi. Scomparso nel 2016, aveva contribuito a rendere internazionale l’industria del territorio con la sua attività di designer presso l’azienda Alessi. La sua attività di designer presso Alessi data a partire dal 1957, anni in cui disegnò con Luigi Massoni l’agitatore per cocktail “870”, uno dei primi oggetti creati per la ditta omegnese da professionisti esterni. Una collaborazione proficua, che era proseguita fino alla metà degli anni Settanta, periodo durante il quale aveva progettato con Anselmo Vitale una collezione completa di oggetti di destinazione prevalentemente alberghiera di grande successo, fra cui lo spremiagrumi “85”, il piatto da portata (solitamente declinato nelle forme ovale, rotondo e per pesce) o l’insalatiera “Salad Bowl, entrati in produzione nel 1962.

Venerdì 30 settembre alle 19 a Casa Bossi finissage della mostra “Wood Arc” di Raffaele Salvoldi, “Come distruggere un’opera d’arte”, evento solo in diretta streaming sui canali Facebook WoodArc2022 e Instagram @novararchitettura. La mostra propone installazioni in legno a secco di Raffaele Salvoldi, un unicum mondiale strettamente collegato alla Cupola di Novara e al suo ideatore: è stata inaugurata in occasione degli eventi inseriti nel progetto “IOTIAMO Alessandro Antonelli”. Alle 21, nella Sala Moroni della Fabbrica Lapidea di San Gaudenzio, “La forma finita è temporanea”, intervento di Beniamino Servino, “architetto a Caserta”. Figura ironica e visionaria, nel 1994 avvia SERVèN, un contenitore di suoi disegni e opere, realizzate con le tecniche più diverse, che aprono riflessioni sull’architettura, sulla sua dimensione monumentale e sulla provvisorietà della forma finita. Il mondo immaginato da Servino, fatto di cattedrali, chiese, acquedotti, piattaforme, edifici trasfigurati da un processo mentale da cui emergono mistero e bellezza, è fonte d’ispirazione e riflessione per il mondo accademico e dell’architettura.

Sabato 1° ottobre, dalle 10.30 alle 12.30, sempre nella Sala Moroni, “Gli spazi condivisi nella città post-pandemica”, interventi di Germán Fuenmayor, Studio Piuarch e Cornelius Gavril (foto). Fondato nel 1996 da Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario, Piuarch si occupa di architettura, spaziando dalla progettazione di edifici per uffici, al retail, sino allo sviluppo di complessi residenziali, interventi di recupero per la cultura e di rigenerazione urbana, con una costante attenzione ai valori di qualità ambientale e di relazione con il contesto. È conosciuto a livello internazionale per la collaborazione con alcune delle maggiori maison di moda internazionali. La cifra distintiva di Cornelius Gavril è un approccio poetico e rispettoso, volto a esaltare la semplicità e la bellezza dell’elemento naturale, con un occhio attento da “giardiniere”, come ama definirsi lui, ma con la sensibilità e la poetica proprie di un paesaggista.

Domenica 2 ottobre alle 19 in piazza delle Erbe evento finale a sorpresa di novarArchitettura 2022 e “rogo delle casette”.