Novara - Assemblea annuale ordinaria per Confartigianato Imprese Piemonte Orientale. E si torna il presenza, nella sala riunioni della sede novarese dell’associazione, dopo due anni di forzata distanza sociale a causa della pandemia. Aprendo i lavori dell’assise, venerdì sera, il presidente Michele Giovanardi ha ricordato gli ultimi due anni, una “prova terribile” con la pandemia da Covid 19 che ha segnato persone, famiglie, imprese. Una prova terribile – ha detto Giovanardi – “che ci ha lasciato esausti e disorientati; anche perché quando uno spiraglio di normalità è tornato ad affacciarsi al nostro orizzonte, un’altra tragedia ha preso forma, quella della guerra”.
Pandemia, guerra, crisi economica dopo una crisi sanitaria che non è certo scomparsa.
Un periodo difficile ma non va dimenticata la concreta possibilità derivata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Abbiamo la possibilità più straordinaria e incredibile di farcela, di ritrovare uno slancio che il paese pareva aver dimenticato. Non sprechiamola, non vanifichiamo questa davvero ultima chance che abbiamo, noi e l’intera Europa”.
Un passaggio, nella relazione del presidente, anche all’attualità più stretta, con un fermo giudizio negativo sull’aumento dei tassi d’ interesse della BCE e il dibattito sul salario minimo fissato per legge; così come sulla burocrazia esorbitante che frena non solo la ripresa di un settore trainante come l’edilizia, in difficoltà nel cogliere le opportunità dei vari bonus edilizi previsti ma rischia di imbrigliare le imprese in una pletora di adempimenti costosi e sostanzialmente inutili.
“Ci aspetta un mondo diverso e va costruito: abbiamo le possibilità e le risorse. Il PNRR è la più ricca e straordinaria dotazione di risorse vista nel nostro Paese – ha però indicato Giovanardi – e il tempo della deriva non è ancora stato scritto. Possiamo cambiare? Si. Possiamo farlo noi? Si. E’ difficile? SI. Impossibile? … dipende da noi”.
Sull’ attività di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale nel corso dei dodici medi passati si è soffermato il direttore Amleto Impaloni. “Ciò che ho intenzione di illustrarvi è lo specchio di quanto insieme al gruppo dirigente ed ai miei collaboratori abbiamo realizzato nel corso dell’anno 2021, onorando il valore del marchio e il lavoro di straordinarie persone che al governo di questa Associazione hanno preceduto gli attuali componenti degli organi di Governo” ha spiegato “Oggi, nel ripercorrere i terribili mesi del 2020, e del 2021, possiamo dire che la nostra Associazione ha vinto una delle sfide più dure della sua storia. Abbiamo dimostrato di saper essere sempre al fianco degli imprenditori, dei cittadini e delle Istituzioni; siamo stati profondamente partecipi alla ricerca del bene comune, abbiamo offerto sostegno ai singoli e alle comunità. Abbiamo reagito all’emergenza sanitaria ed economica mettendo in campo la nostra ‘squadra’ di quasi 200 persone in cui tutti, ognuno per il proprio ruolo, hanno contribuito non solo a superare l’emergenza ma anche a consolidare il nome di Confartigianato nel Piemonte Orientale, confermando la nostra quale organizzazione più rappresentativa delle piccole e medie imprese”.
Una attività di rappresentanza., tutela, promozione che si è sviluppata dentro al sistema confederale, a livello nazionale e regionale; nelle articolazioni del sistema, per le imprese e le persone, e che confermano Confartigianato Imprese Piemonte Orientale fra le prime organizzazioni italiane del sistema Confartigianato.
Tra le azioni più significative, il sostegno alle imprese per i provvedimenti anti-Covid e i vari bonus erogati a ogni livello per il sostegno al tessuto produttivo; i progetti legati alla formazione professionale, alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alle categorie. E l’avvio del progetto in collaborazione con RANDSTAD finalizzato al conseguimento della patente CQC da parte di soggetti disoccupati per sopperire alla carenza di autisti del comparto; percorso conclusosi di recente con la qualificazione di quindici autisti.
Un ambito particolare è stato dedicato al Consorzio CENPI per l’energia: “ una significativa parte delle imprese associate utilizza l’intermediazione di CENPI per l’acquisto nel mercato libero di energia elettrica e di gas. Nel corso del 2021, in particolare nel secondo semestre, le imprese che hanno utilizzato il nostro servizio hanno avuto risparmi sul costo dell’energia che hanno sfiorato il 30 per cento rispetto ai prezzi praticati nei mercati”.
Ospite dell’assemblea Daniele Barbone, imprenditore green amministratore delegato di Acqua Novara VCO spa la società che gestisce il ciclo idrico integrato del territorio delle due province, chiamato a condividere le sue riflessioni sulle prospettive e opportunità della transizione ecologica, cui Confartigianato guarda in modo forte e partecipato, tanto che ha predisposto un apposito marchio dedicato alle imprese che affrontano la transizione green.
Barbone ha rimarcato lo stretto legame fra transizione e ambiente, perché la transizione spiega il passaggio da una condizione attuale a una futura ma deve essere mantenuta la compatibilità dell’ambiente con la presenza umana delle generazioni future. Diciassette sono i punti dell’Agenza 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, che tiene conto dei cambiamenti climatici, dei combustibili fossili, della sostenibilità della mobilità, della biodiversità … temi che sono strettamente connessi con la situazione che stiamo vivendo, ha ricordato Barbone, facendo l’esempio drammatico della scarsità di acqua che sta consigliando agli amministratori comunali provvedimenti di limitazione dell’erogazione dell’acqua. in alcune fasce orarie. “La transizione ecologica tocca quindi aspetti diretti e quotidiani della nostra vita “ha ricordato Barbone “ ad esempio la mobilità sostenibile, con la mobilità condivisa, l’introduzione dell’uso di veicoli elettrici e anche la riduzione degli spostamenti, con il PNRR che prevede entro il 2026 la realizzazione di ventimila nuove colonnine di ricarica elettrica rapida nel paese”.
Altri temi evidenziati da Barbone sono stati l’economia circolare, basata sul paradigma ripara-riutilizza-ricicla, e la biodiversità, che tocca i viventi e i sistemi ecologici in cui essi vivono. “Bene che una associazione si ponga il problema della transizione ecologica – ha concluso Barbone – come sta facendo Confartigianato: è un tema che ci riguarda come cittadini e come imprenditori”.