Novara - Non bastava il pagamento dell’IMU. In questi giorni su milioni di imprenditori italiani si sta nuovamente abbattendo, per la terza volta nell’arco di pochi mesi, un’alluvione di solleciti di pagamento del canone speciale Rai. Richieste – segnala Confartigianato – che, nella maggior parte dei casi, sono illegittime perché rivolte ad aziende che non possiedono apparecchi radio-televisivi e quindi non devono pagare alcun abbonamento. A febbraio e poi a giugno RAI aveva richiesto alle imprese il pagamento del canone anche per il possesso di computer, tablet e smartphone, salvo fare dietrofront dopo la protesta delle Organizzazioni imprenditoriali e l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico. Ora chiede nuovamente il pagamento del canone indiscriminatamente a tutti gli imprenditori, dando per scontato che posseggano uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. Un comportamento assurdo e illegittimo – sottolinea Confartigianato - che costringe gli imprenditori a dover dimostrare alla Rai di non possedere radio e tv, con un ulteriore adempimento burocratico.
“Pagare il canone Rai – sottolinea Confartigianato – è un obbligo per tutti coloro che in azienda posseggono radio e televisioni. Ma non accettiamo il metodo di ‘sparare nel mucchio’ per rastrellare risorse. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di altri oneri e di adempimenti burocratici così pesanti e ingiustificati”.
Invitiamo tutte le imprese che hanno ricevuto la lettera della RAI a contattare la sede di Novara di Confartigianato Imprese, per definire il comportamento più corretto da tenere.