Novara - Il trend turistico del Novarese inverte la rotta, facendo segnare un significativo incremento sia negli arrivi sia nelle presenze (ovvero il numero di notti di permanenza).Da gennaio a ottobre gli arrivi sono stati circa oltre 328mila, le presenze oltre 922mila, con un periodo medio di permanenza di 2,8 giorni, dato che seppur provvisorio (alcune strutture anche di grandi dimensioni non hanno ancora comunicato dati aggiornati) si configura come estremamente positivo. “Considerando l’intero territorio, gli arrivi sono aumentati del 2,28% nel settore alberghiero e del 7,86% in quello extralberghiero – spiega il presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi – Il Novarese diventa più attrattivo nel suo complesso e accanto ai laghi che tradizionalmente intercettano i volumi più ampi di turisti (quasi 70mila gli arrivi nei Comuni novaresi del lago d’Orta, 118 mila nel lago Maggiore) anche il bacino Atl, che comprende i restanti territori della provincia, fa segnare numeri lusinghieri con quasi 140mila arrivi (+9,25% gli arrivi, +22% le presenze)”.
L’analisi dei dati fa rilevare un trend di crescita complessivo: “Nelle zone lacustri cresce il lago d’Orta dove si conferma determinante la presenza di stranieri (inglesi, francesi, tedeschi e svizzeri); il lago Maggiore è invariato, qui una parziale flessione del settore alberghiero è compensata da un aumento dei frequentatori dei campeggi, anche in questo caso stranieri – spiegano i consiglieri delegati al Turismo, Giuseppe Cremona e Laura Noro – Nel “bacino Atl” il turismo è sia di natura congressuale, sia legato a manifestazioni ed eventi che attraggono un numero di visitatori crescente, dato che è difficilmente stimabile analizzando i pernottamenti, ma che è doveroso evidenziare”.
Uno scenario incoraggiante, che potrebbe migliorare ulteriormente in vista di Expo, “appuntamento al quale arriveremo preparati – aggiunge Besozzi – Stiamo avviando percorsi di valorizzazione con i Comuni turistici e lavorando bene sia con Atl sia con Distretto dei laghi per una promozione complessiva, che porti ricadute sull’intero territorio. Proprio nel periodo di Expo inaugureremo una grande mostra, sul tema della geografia, che vedrà la Provincia come capofila. Poi stiamo lavorando per ampliare il Sistema culturale, una vetrina per musei, monumenti più importanti e siti Unesco, una vera rete che stiamo allargando dalla città di Novara all’intero territorio. Un esempio: impensabile che realtà di eccellenza mondiale come Materima a Casalbeltrame siano così poco conosciute e valorizzate”.
Lo sforzo degli Enti locali per cogliere a pieno le ricadute positive di Expo, tuttavia, non deve essere isolato, “il privato deve fare la sua parte – aggiunge Besozzi – l’offerta ricettiva, ad eccezione di qualche b&b è rimasta stabile. Occorre individuare nuove forme di ricettività, per un diverso target turistico. Nel Novarese, ad esempio, manca un ostello della gioventù: strutture di questo tipo, moderne e di alto livello, sono le preferite dai turisti nord europei. Per Expo poi – prosegue il presidente della Provincia - auspico i prezzi per il pernotto restino quelli attuali. L’evento fieristico deve diventare un’occasione di sviluppo e anche le strutture più lontane con opportune offerte e incentivi ai visitatori possono beneficiare dei turisti che la sola zona di Milano non è da sola in grado di soddisfare”.