Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Davide Crippa, deputato del Movimento 5 Stelle: "Quasi un anno e mezzo fa scrivevamo che, prendendo atto di come ormai il gruppo De Agostini stesse abbandonando Novara e le attività imprenditoriali industriali per buttarsi mani e piedi negli investimenti immobiliari (presumibilmente "Old Wide West") e nel gioco d’azzardo, era nostra intenzione interrogare il Governo sulla sua colpevole sonnolenza nella vigilanza su IGT (la vecchia "Lottomatica", fulcro del Gruppo DeA). Ai tempi si parlava dell'intenzione di IGT di spostare in terra londinese la sede societaria per usufruire di una minore tassazione finanziaria. Come possono la normativa e lo Stato italiano permettere che il concessionario unico di tutti i giochi riguardanti le estrazioni del Lotto (che la stessa IGT descriveva come “la più grande lotteria a livello mondiale in termini di volume di giocate”) scelga di “estradare” evitando di pagare almeno le tasse? Ricordiamo come nel nostro Paese l'azzardo, uno dei peggiori mali del XXI° secolo, ogni anno pesi tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro in costi sociali e sanitari. E allora ben vengano le regolamentazioni comunali che in diversi comuni della Provincia stanno tendendo a limitare gli orari di apertura delle sale Slot. Dall'altro canto però, le amministrazioni di stampo PD non possono sperare di lavarsi la coscienza in questo modo. Esigiamo che il Governo risponda alla nostra interrogazione quanto prima, ma soprattutto che risponda a tutte le famiglie dei lavoratori rimasti con in mano nulla se non qualche atlante vecchio e pieno di promesse. Che il Governo provi a spiegare loro come in Italia sia possibile per un imprenditore cercare le strade più facili e (soprattutto) più redditizie come quelle delle concessionarie del gioco d’azzardo (con sede fiscale al'estero) piuttosto che sostenere le attività produttive italiane abbassando le tasse sul lavoro. Sempre che ci riesca..."