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Danni all’agricoltura per maltempo e fauna selvatica

Coldiretti Novara – Vco e Vercelli – Biella: "Serve con urgenza un intervento straordinario"

Novara - Erano presenti anche i presidenti di Coldiretti Novara – Vco e Vercelli – Biella al Consiglio di Coldiretti Piemonte cui ha partecipato anche il Presidente della Regione Alberto Cirio e il vicepresidente Fabio Carosso. Focus dell’incontro, soprattutto, su due problematiche urgenti: i danni causati dal maltempo e quelli provocati dalla fauna selvatica. “Durante l’incontro è stato chiesto che la Regione adotti urgenti misure straordinarie oltre alla definizione delle procedure per poter ripristinare i terreni alluvionati affinché le nostre imprese danneggiate possano almeno tentare di recuperare parte delle loro produzioni, oltre che le relative strutture. Dal comparto risicolo a quello zootecnico, da quello florovivaistico all’apistico, oltre alle infrastrutture, ai macchinari ed i terreni sommersi: i danni causati dal maltempo delle scorse settimane ammontano in tutto il Piemonte ad oltre 300 milioni di euro”, spiegano Baudo e Dellarole.

Da nord a sud del Piemonte, infatti, l’alluvione ha inondato migliaia di ettari di riso prossimo alla raccolta, ha allagato numerosi vivai facendo perdere la produzione delle piante in vaso e danneggiando quelle in piena terra, ha colpito le mandrie di bovini e ovicaprini provocando l’affogamento di oltre mille capi, ha devastato intere vallate e ha fatto perdere oltre 3 mila arnie.

“Abbiamo chiesto che una parte dei primi 10 milioni stanziati dalla Regione possa andare ai nostri imprenditori agricoli gravemente colpiti dal maltempo e che hanno già hanno vissuto le criticità legate al Coronavirus. E’ importante risistemare le malghe distrutte e la viabilità delle aree rurali, oltre a dare estrema priorità alla messa in sicurezza dei fiumi e dei torrenti con piani strategici e non con soli interventi d’emergenza, come anche è urgente ripristinare, entro la prossima primavera, il ponte-canale Cavour, fondamentale per l’irrigazione del territorio risicolo che si snoda tra le province di Vercelli, Novara e Pavia che altrimenti potrebbero rimanere senza acqua”, continuano i due presidenti.

Un altro tema importante sul quale si è cercato di porre attenzione è quello legata ai danni provocati dalla fauna selvatica: ancora troppi incidenti, dicono Baudo e Dellarole, l’ultimo anche mortale di due giovani sull’autostrada A26, che devono far riflettere e prendere tempestivi provvedimenti. “Abbiamo chiesto di prolungare eccezionalmente il periodo e i giorni di caccia, di potenziare il numero di guardie venatorie per l’attività di controllo, di occuparsi concretamente di coordinare il monitoraggio sui territori rispetto all’attuazione della caccia di selezione: non c’è tempo da perdere”.

In Italia ci sono diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici e nel solo Piemonte negli ultimi 6 anni si sono registrati 7.000 incidenti causati dalla fauna selvatica con una media pari a circa 1.200 incidenti l’anno, con la tendenza ad aumentare.