Novara - E’ stato presentato ieri presso la sede dell’Università del Piemonte Orientale il volume “Viaggio nel territorio novarese - 25 imprese di eccellenza si raccontano”, realizzato da Deloitte in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale e l’Associazione Industriali di Novara, con il supporto della Camera di Commercio di Novara e del Banco Popolare e con la consulenza tecnica della società di comunicazione Spin-To. Il libro, che presenta interessanti dati - analizzati da Deloitte - relativi alle più recenti ricerche economiche svolte sul tessuto imprenditoriale novarese, illustra 25 casi di eccellenza del territorio, 25 aziende che si raccontano attraverso la voce di coloro che le hanno create o che oggi ne sono alla guida. Una sorta di narrazione del meglio che il territorio novarese oggi può esprimere in termini di visione imprenditoriale e di capacità nell’affrontare con successo le importanti sfide che il mercato pone alle aziende italiane, spesso in bilico fra l’eredità di una pesante crisi e i timidi segnali di una ripresa che stenta ancora a decollare. Un territorio ricco di eccellenze, di tradizioni e di artigianalità, ma con una grande spinta verso l'innovazione e l'apertura di nuovi mercati. Questo in estrema sintesi è ciò che il gruppo di lavoro condotto da Deloitte ha trovato incontrando gli imprenditori del territorio novarese. Certamente una provincia caratterizzata da una moltitudine di business differenti, tuttavia spesso uniti da una forma mentis e da un modo di agire, di amare il proprio lavoro ed anzi di vivere in prima persona l'azienda, unici nel proprio genere.
Deloitte, forte di un’esperienza di lavoro svolta prevalentemente accanto a grandi gruppi industriali, ha valutato in un percorso di medio periodo di avvicinare in modo attivo il territorio, in primis attraverso la conoscenza delle singole realtà produttive che rendono ricco il nostro Paese e che danno vero valore al Made in Italy, le PMI. Aziende che fanno dell'eccellenza la loro unica guida nelle fasi del processo decisionale, della qualità una caratteristica imprescindibile per i propri prodotti e dell'italianità la vera forza e la spinta per fare sempre meglio. A.D.Compound Spa, Carlo Nobili Spa - Rubinetterie, Cavanna Spa; Cav. Uff. Giacomo Cimberio Spa; Gruppo Colines Holding Spa & B.Pack Holding Spa; Crs Spa - Cristina Rubinetterie; Electronic Systems Spa; Esseco Group Srl; Faco Spa; Fratelli Fantini Spa; Fratelli Francoli Spa; Fratelli Pettinaroli Spa; Gessi Spa; Giordano Srl; Gottifredi Maffioli Spa; Herno Spa; Igor Srl; Laica Spa; Mirato Spa; Mollificio Valli Srl; Novarese Zuccheri Srl; Nuova Fima Srl; Ponti Spa; Riseria Ceriotti Srl; Trasgo Srl sono le aziende presenti nel volume. Ad ognuno dei capitani d’azienda intervistati sono poi state poste le stesse cinque domande: la più grande soddisfazione della propria esperienza imprenditoriale; il vantaggio competitivo della propria azienda nei confronti dei competitors; l'elemento di maggior interesse riscontrato dagli stakeholders nei confronti dell’azienda; il prossimo obiettivo in agenda; il "sogno nel cassetto”. Dalle interviste è emersa la fotografia di una dimensione umana dell’imprenditoria novarese, nella quale la legittima ricerca della massimizzazione dei profitti, caratteristica connaturata al “fare impresa”, sembra lasciare spazio a valori più profondi come la ricerca del benessere dei propri dipendenti o quella di un consenso più ampio del mercato, fondato sul riconoscimento di una qualità più alta dei propri prodotti, della loro unicità, della propria capacità di innovare. Dalle parole degli imprenditori traspare evidente l’orgoglio di essere ambasciatori di successo del Made in Italy ed emerge uno slancio sempre ottimistico verso il futuro, nonostante le difficoltà. Infine, è forte e diffuso il desiderio di vedere la propria azienda crescere e prosperare mantenendo intatta, anche attraverso il delicato momento del passaggio generazionale, quella capacità di sognare prima e realizzare i propri sogni poi, che sembra essere una delle cifre comuni alle diverse realtà analizzate.
“Un aspetto che ci ha colpito man mano che avanzavamo nella realizzazione di questa iniziativa - commenta Giorgio Barbieri, Socio e Responsabile Piemonte - Liguria - Valle D’Aosta Deloitte & Touche S.p.A.- è la capacità degli enti e delle istituzioni del novarese di “fare realmente sistema”, con una vicinanza concreta al mondo imprenditoriale che non sempre è facile riscontrare in altri territori. Non è una novità che il mondo della formazione, le associazioni di categoria, il sistema bancario siano tutti elementi che possono concorrere in maniera anche determinante al successo di un’impresa; nel novarese però questo accade realmente e le aziende di eccellenza capaci realmente di affermarsi in Italia e all’estero, non solo diventano ambasciatrici del territorio nei propri mercati di riferimento, ma trovano nelle Istituzioni un sostegno reale e concreto”. “Lavorando a questa iniziativa - gli fa eco Alessandro Fontana, Responsabile per Deloitte del progetto - il primo elemento che ci è balzato agli occhi è la “visione” di cui questi imprenditori sono capaci. Un’attitudine a guardare alle sfide del futuro “in prospettiva”, senza soffermarsi troppo ed esclusivamente sulle difficoltà del presente, ma lavorando ogni giorno per costruire i prossimi dieci, vent’anni dell’azienda; la straordinaria capacità di osservare con curiosità il presente per intuire la direzione che prenderà il mercato negli anni a venire, senza trascurare quegli elementi che tipicamente costituiscono un momento critico per l’impresa, come il passaggio generazionale o la necessità di adeguarsi alle innovazioni tecnologiche”. “Abbiamo contribuito con convinzione alla realizzazione del volume – osserva il presidente dell’ Associazione Industriali di Novara, Fabio Ravanelli – perché riteniamo scatti una “fotografia” che, pur con l’inevitabile incompletezza che comporta la scelta di ogni inquadratura, descrive bene quelle che sono, al tempo stesso, l’eterogeneità e la “ricchezza” del panorama produttivo locale. Il non essere legato a una “monocultura” industriale, infatti, è da sempre una delle caratteristiche che fanno del Novarese un territorio particolarmente solido, in grado di reggere meglio di altri gli impatti delle crisi e di sviluppare esperienze rilevanti anche dal punto di vista dell’innovazione; una terra “di frontiera”, aperta al mondo e ai suoi stimoli, in grado di continuare, anche grazie alle sue molte, vitali, e in alcuni casi davvero esemplari, aziende, a costruire il futuro con intraprendenza, fiducia e speranza”.