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Demografia delle imprese novaresi: nei primi nove dell’anno crescono le attività economiche (+1%) ma calano quelle artigiane

Novara - Continua la crescita del sistema imprenditoriale novarese, che nei primi nove mesi del 2011 registra un saldo demografico positivo, pari a +329 unità. In termini percentuali, tra gennaio e settembre lo stock delle imprese registrate è aumentato complessivamente del +1%, a fronte del +1,1% evidenziato nello stesso periodo dello scorso anno.

«La crescita della base imprenditoriale novarese rappresenta un segnale positivo – commenta Paolo Rovellotti (foto), presidente della Camera di Commercio – questa vitalità non può dirsi, tuttavia, generalizzata all’intero sistema produttivo: per alcuni comparti permangono difficoltà di ripresa, che si riflettono sull’occupazione e sulla capacità di spesa delle famiglie. In questo momento appare ancor più improrogabile sostenere le imprese e consentire loro di poter compiere gli investimenti necessari per fronteggiare le criticità ed invertire la rotta».

Quadro Generale

Tra gennaio e settembre 2011 si sono iscritte al registro delle imprese 1.847 aziende, mentre sono 1.534 quelle che hanno cessato la propria attività, portando lo stock complessivo a 32.359 unità, di cui il 33,3% risulta costituito da ditte artigiane.

Imprese Artigiane

Non si arresta il calo demografico dell’universo artigiano: nei primi nove mesi dell’anno le chiusure di attività hanno infatti superato le aperture, con un conseguente saldo negativo di 60 imprese che fa scendere la consistenza della componente artigiana a 10.770 unità.

«Oltre l’80% delle imprese artigiane è rappresentato da ditte individuali – sottolinea Adriano Sonzini, Presidente della Commissione provinciale per l’Artigianato – una forma che, se da un lato favorisce flessibilità e dinamismo, dall’altro risente in misura amplificata degli ostacoli creati dalla crisi, ostacoli che per poter essere superati richiedono interventi a misura delle microimprese».

Dinamiche Settoriali

Sotto il profilo settoriale, le tipologie di attività che offrono i contributi maggiori alla crescita complessiva del periodo gennaio-settembre sono i servizi alle imprese (+93 unità), l’alloggio e ristorazione (+40) e i servizi alle persone (+29). Positivi, ma più contenuti, anche i saldi evidenziati dal comparto industriale delle public utilities e dal commercio. Si registra, invece, una riduzione della base imprenditoriale per le costruzioni (-44 unità), l’agricoltura (-21) e, in misura meno intesa, il trasporto e magazzinaggio e le attività manifatturiere.

Per quanto riguarda la composizione settoriale, alla data del 30 settembre 2011 il sistema produttivo locale risulta costituito da 32.359 imprese, di cui 29.235 attive ed operanti per il 7,9% nell’agricoltura, per il 32,7% nell’industria (di cui 19,9% nelle costruzioni e 12,8% nell’industria in senso stretto) e per il 59,4% nel terziario (di cui 24,8% nel commercio e 34,6% negli altri servizi).

Forma Giuridica

Dall’analisi della forma giuridica emerge come le società di capitale, equivalenti al 19% delle imprese registrate nel Novarese, evidenzino tra gennaio e settembre un tasso di crescita tre volte superiore alla media provinciale, con un saldo, in termini assoluti, di 186 unità, pari al 56,5% del saldo complessivo dei nove mesi. Risulta, invece, pressoché stabile la dinamica delle ditte individuali (+0,5%), che nel periodo in esame aprono 1.293 sedi, pari al 70% delle iscrizioni complessive, ma concentrano, nel contempo, il 78,7% delle cessazioni (1.207 in termini assoluti), con un’incidenza sul totale delle imprese novaresi registrate pari al 56,7%. Tra gennaio e settembre si rilevano, infine, 227 iscrizioni (12,3% del totale) e 195 cessazioni (12,7%) relativamente alle società di persone, con una consistenza alla fine dei nove mesi di 7.088 unità produttive, corrispondente al 21,9% del tessuto imprenditoriale novarese.