Novara - Apertura d’anno all’insegna della stabilità per il tessuto produttivo novarese: il saldo tra imprese aperte e cessate nel primo semestre del 2014 risulta pressoché stazionario, con un incremento pari al +0,1%. Bilancio decisamente contenuto quindi, ma che rispetto al risultato conseguito nello stesso periodo dello scorso anno (-0,2%) rappresenta comunque un miglioramento. «La dinamica demografica delle imprese novaresi evidenzia un recupero rispetto alle precedenti rilevazioni – commenta Francesco Del Boca, presidente della Camera di Commercio di Novara – Le difficoltà delle costruzioni e dell’artigianato, che stanno risentendo in maniera particolarmente acuta dell’impatto della crisi, appaiono infatti più attenuate. In generale, si riscontra una riduzione sia del tasso di mortalità delle imprese sia di quello di natalità, che toccano i valori più bassi degli ultimi cinque anni: è assolutamente fondamentale, quindi, ridare fiducia agli imprenditori e a coloro aspirano a diventarlo, attraverso sostegni concreti e interventi mirati a facilitare l’attività d’impresa, semplificandone i relativi oneri e agevolando l’accesso al credito e la ricerca di nuove opportunità d’affari. Per questo sono nate ed esistono le Camere di Commercio, che attraverso il processo di riforma della Pubblica Amministrazione vanno rese ancora più efficienti e vicine alle esigenze reali e quotidiane delle imprese».
Sono 1.126 le aziende che si sono iscritte al registro delle imprese tra gennaio e giugno 2014, mentre 1.090 hanno terminato la propria attività. Le cessazioni salgono tuttavia a 1.366 se si includono anche le 276 effettuate d’ufficio nel periodo in esame, con una consistenza del sistema imprenditoriale che alla fine di giugno si attesta a 31.564 unità (erano 31.684 nello stesso periodo dello scorso anno).
L’artigianato continua ad essere interessato da un calo demografico, ma perlomeno vede ridursi la forbice tra il numero di chiusure e quello di aperture di attività: nei primi sei mesi dell’anno le cessazioni hanno continuato a superare gli avvii d’impresa, con un saldo negativo pari a -68 unità, in netta diminuzione rispetto a quello del primo semestre 2013, che ammontava a -262 unità. La consistenza complessiva delle ditte artigiane registrate al 30 giugno 2014 si attesta, pertanto, a 10.082 unità.
Analizzando il bilancio demografico in relazione ai diversi settori di attività economica si confermano i risultati emersi nelle precedenti rilevazioni, con una maggior capacità di tenuta del terziario e difficoltà più accentuate della media per le costruzioni, che continuano a evidenziare saldi negativi, ma meno consistenti rispetto al passato. In particolare sono 66 le imprese perse dal comparto edile (a fronte delle 169 del primo semestre 2013) e 22 quelle venute meno nell’agricoltura, con le manifatture che arretrano anch’esse di una ventina di unità. Gli incrementi più significativi in termini assoluti sono quelli dei servizi alle imprese e del commercio, che guadagnano rispettivamente 67 e 40 unità. Si mantengono, invece, al di sotto delle +10 unità i saldi positivi evidenziati dai rimanenti comparti.
Per quanto riguarda la composizione settoriale, alla data del 30 giugno 2014 il sistema produttivo locale risulta costituito da 31.564 imprese, di cui 28.197 attive ed operanti per il 7,8% nell’agricoltura, per il 31,1% nell’industria (di cui 18,7% nelle costruzioni e 12,4% nell’industria in senso stretto) e per il 61% nel terziario (di cui 25,2% nel commercio e 35,8% negli altri servizi).
Dall’analisi della forma giuridica emerge come le società di capitale, equivalenti al 20,3% del sistema imprenditoriale novarese, evidenzino tra gennaio e giugno un saldo positivo, pari a +53 unità. Si mantengono stabili, invece, le ditte individuali, che nel periodo in esame aprono 819 sedi, pari al 72,7% delle iscrizioni totali e concentrano quasi il 75% delle cessazioni (816 in termini assoluti), con un’incidenza sul totale delle imprese novaresi registrate pari al 56,4%. Tra gennaio e giugno si rilevano, infine, 123 iscrizioni e 148 cessazioni di società di persone, con una consistenza di 6.534 unità produttive alla fine del semestre, pari al 20,8% del tessuto produttivo provinciale.