Novara - Bilancio anagrafico positivo per le imprese novaresi nei primi nove mesi dell’anno: tra gennaio e settembre 2016 le attività avviate in provincia di Novara hanno superato le cessazioni di quasi 150 unità, con una variazione dello stock pari al +0,5% (+0,2% considerando il solo terzo trimestre). «Continua l’andamento positivo della dinamica imprenditoriale, che già era emerso in apertura d’anno – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – La performance più favorevole si conferma quella dei servizi mentre le flessioni manifestate da costruzioni e industria appaiono comunque contenute, con difficoltà più persistenti per l’artigianato. Da notare una discesa sia del tasso di mortalità che di quello di natalità: quest’ultimo va invece sostenuto, con interventi sinergici delle istituzioni, supportando potenziali e neoimprenditori per dare ossigeno al tessuto produttivo e sociale del territorio».
Quadro Generale - Sono 1.488 le aziende che si sono iscritte al registro delle imprese nei primi nove mesi dell’anno, mentre 1.343 hanno cessato la propria attività (al netto delle cessazioni d’ufficio), con una consistenza del sistema imprenditoriale novarese che al 30 settembre 2016 ammonta a 30.863 unità registrate. Continua invece il calo anagrafico dell’artigianato: nei primi nove mesi dell’anno le cessazioni hanno infatti continuato a superare gli avvii d’impresa, con un saldo negativo pari a -62 unità, in leggera discesa rispetto a quello conseguito nello stesso periodo del 2015, quando le perdite erano state 54. Lo stock delle ditte artigiane registrate al 30 settembre 2016 si attesta, pertanto, a 9.629 unità.
Dinamiche Settoriali - Sotto il profilo settoriale i servizi continuano ad evidenziare i risultati più positivi, con entità diverse a seconda delle varie attività: il saldo più favorevole, in valori assoluti, è quello dei servizi alle imprese (+91 unità) seguito, a distanza, dall’alloggio e ristorazione, che guadagna 25 unità, mentre gli incrementi degli altri comparti appaiono più contenuti. Cresce anche la consistenza delle attività commerciali, con 26 unità in più nel periodo di riferimento, così come quella dell’agricoltura, che evidenzia un saldo positivo pari a +35 unità. Si assottiglia, seppur moderatamente, la base imprenditoriale delle costruzioni, che arretrano di 23 unità (60 quelle perse nei primi nove mesi del 2015), e quella dell’industria manifatturiera, in calo di 16 unità.
Per quanto riguarda la composizione settoriale, alla data del 30 settembre 2016 il sistema produttivo locale risulta costituito da 30.863 imprese, di cui 27.563 attive ed operanti per l’8% nell’agricoltura, per il 29,9% nell’industria (di cui 17,7% nelle costruzioni e 12,2% nell’industria in senso stretto) e per il 62,1% nel terziario (di cui 25,1% nel commercio e 37% negli altri servizi).
Forma Giuridica - L’analisi della forma giuridica conferma il dinamismo delle società di capitale, che tra gennaio e settembre 2016 evidenziano un saldo di +166 unità, pari ad una variazione del +2,5% (a fronte di una media provinciale del +0,5%), facendo così salire l’incidenza delle società di capitali al 21,8% delle imprese registrate complessive. Appare invece pressoché stazionario il saldo delle ditte individuali, con 1.069 unità aperte nel periodo in esame (il 71,8% di quelle totali) e 1.064 cessate (pari al 79,2% di quelle complessive), portando l’incidenza delle imprese con titolare unico al 56,4% di quelle provinciali. Nei primi nove mesi del 2016, infine, si rilevano 114 iscrizioni e 141 cessazioni relativamente alle società di persone, con una consistenza a fine giugno di 5.953 unità produttive, corrispondente al 19,3% del tessuto imprenditoriale novarese.