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Energia elettrica: il consorzio “San Giulio” sceglie Energetic Source Spa

Federico Zaveri

Novara - Anche nel 2013 sarà Energetic Source Spa, già vincitrice della gara negli ultimi cinque anni, a fornire l’energia elettrica alle aziende aderenti al Consorzio “San Giulio”, la società per i servizi energetici dell'Associazione Industriali di Novara. Il contratto con la società controllata dal Gruppo Renova (la principale holding privata russa), che dalla metà del 2011 ha attivato anche le forniture di gas naturale in 45 aziende aderenti, con oltre 35 milioni di metri cubi di consumo e un valore di mercato di più di 10 milioni, sarà operativo dal prossimo 1° gennaio per i 103 siti di prelievo alimentati tramite il “San Giulio”, con un volume complessivo di più di 250 GWh/anno e un valore di mercato di oltre 40 milioni. Il contratto prevede tariffe fisse, ma differenziate in base ai profili di prelievo di ognuno dei siti collegati. Grazie al sistema di Energy Management, di proprietà del Consorzio, che è installato in ogni azienda è infatti possibile ottenere un’ottimizzazione dei prezzi in base ai consumi effettivi, applicando la tariffa migliore alle fasce orarie (“Peak”, dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì, e “Off Peak”, dalle 20 alle 8 per tutti i giorni della settimana, oltre a sabato e domenica) in cui viene effettuato il prelievo di energia elettrica più elevato.

«Anche per il 2013 – osserva il presidente del San Giulio, Federico Zaveri (nella foto) – abbiamo ottenuto delle tariffazioni “su misura” per ogni azienda, in modo da adeguare i costi alle singole esigenze di consumo, con un risparmio previsionale di circa il 15% sul costo della componente energia pagata nel corso del 2012».

«I prezzi della fornitura – sottolinea Marco Mainini, Energy Manager dell'Ain ed “Esperto in Gestione dell’Energia” (Ege) secondo la norma Uni Cei 11339 – varieranno anche l’anno prossimo a seconda del “cluster” di appartenenza delle aziende: una suddivisione effettuata sulla base dei profili energetici previsionali e dei dati scaricati dai sistemi di telelettura attivi in ogni azienda. Il contratto, inoltre, prevede ancora la possibilità, per il nostro consorzio, di richiedere in ogni momento il “de-fixing” dei prezzi contrattuali e non chiede alle aziende garanzie o penali sul rispetto dei consumi».

La gara appena conclusa ha visto la proposta di Energetic Source risultare vincitrice su numerose offerte, pervenute da una ventina di grossisti del mercato elettrico. Viene mantenuta anche per il 2013 l'erogazione gratuita di vari servizi a valore aggiunto, giudicati molto utili dalle imprese consorziate: verifica della fatturazione dei fornitori, monitoraggio on-line dei prelievi energetici e consulenza specialistica erogata mediante le giornate dello “Sportello Energia” che è attivo nelle sedi dell’Ain. A richiesta potranno anche essere effettuati degli “Energy Audit” a costi ridotti.

«Su nostra specifica richiesta – aggiunge il presidente dell’Ain, Fabio Ravanelli – il fornitore ha messo a disposizione 10 GWh in più per soddisfare eventuali richieste da parte di nuove aziende che volessero entrare a far parte del Consorzio. Tutta l’energia acquistata, inoltre, verrà classificata come “verde”, con il rilascio di specifica certificazione per ogni azienda».

I vantaggi del forte sconto ottenuto dall’Ain nella gara per le forniture 2013 sono però depotenziati dal costante incremento che, nelle componenti della bolletta energetica, stanno assumendo gli “oneri generali” del sistema elettrico italiano. «A partire dal 2005 – spiega Mainini – la progressiva liberalizzazione del mercato ha introdotto strutture di prezzo che sono negoziabili per la sola “componente energia”. Le restanti parti remunerano i cosiddetti “oneri di sistema” in cui sono compresi i “servizi di rete”, per trasporto, misura, distribuzione e dispacciamento, gli “oneri generali del sistema elettrico”, tra cui la dismissione di impianti nucleari, il finanziamento delle fonti rinnovabili, la copertura degli oneri derivanti da bonus sociali e tariffe agevolate per la popolazione disagiata, ecc..., oltre alle “accise”, cioè le imposte sul consumo dell’energia elettrica. L’incidenza di questi oneri sul costo elettrico complessivo era mediamente, in passato, del 30-35%, per cui i contratti stipulati del Consorzio incidevano su oltre i due terzi della spesa. Negli anni più recenti, invece, l’incremento degli oneri di sistema è stato  così forte da sfiorare, nel 2012, il 50% del costo elettrico, limitando notevolmente il margine di contrattazione».

«Purtroppo – aggiunge Zaveri – queste voci non sono in alcun modo negoziabili o immunizzabili: si tratta di un tipico “sussidio di sistema” che, considerata la durata ventennale di alcuni incentivi, non troverà una calmierazione sostanziale nei prossimi anni, anche in seguito alla cessazione dell’incentivazione per i nuovi impianti stabilita dal “Quinto Conto Energia”. A questo si sono aggiunte, da inizio anno, nuove disposizioni in materia di accise sui consumi di energia elettrica, con la soppressione dell'addizionale provinciale, applicata solo sui primi 200mila kWh di consumo, e il contestuale aumento dell'imposta erariale applicata su tutte le utenze. Questo meccanismo ha avuto un forte impatto sulla fascia “media” delle Pmi: con il nuovo regime, infatti, le aziende con consumi mensili tra 200mila e 1,2 milioni di chilowattora hanno subito un aggravio delle imposte con punte del +160% rispetto al 2011. Gli effetti sono paradossali dal punto di vista dell'efficienza energetica, visto che per le imprese con consumi vicini alla soglia di esenzione risulta più conveniente, per beneficiare dell'esenzione, sprecare energia piuttosto che mantenere il proprio consumo... Su questa problematica abbiamo già sensibilizzato lo stesso presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nella speranza che sia possibile intervenire a livello normativo per avvicinare il più possibile alla media europea un aspetto, come il costo dell’energia, così importante per lo sviluppo dell’economia nazionale».