Novara - Andamento positivo per le esportazioni novaresi nei primi tre mesi dell’anno: tra gennaio e marzo le vendite all’estero dei prodotti made in Novara hanno superato gli 1,2 miliardi di euro, registrando un aumento del +1,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Performance dunque favorevole, così come registrato a livello nazionale, con una crescita dell’export italiano pari al +2%, a differenza di quanto riscontrato per il contesto regionale che vede le esportazioni piemontesi in calo del -3,6%. Sul fronte dell’import, il Novarese registra un incremento pari al +15,1%, attestandosi, in termini di valore delle merci, sui 786 milioni di euro. Il saldo della bilancia commerciale si mantiene dunque positivo e pari a 477 milioni di euro.
«L’incremento delle esportazioni pone Novara al terzo posto nella classifica delle province piemontesi, dopo Vercelli e Cuneo, unici territori in crescita a livello regionale – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – Si tratta di un risultato soddisfacente, anche perché rappresenta una variazione calcolata sull’incremento già positivo del +4,1% registrato nello stesso periodo dello scorso anno. A livello settoriale emerge un quadro eterogeno, con ritmi di crescita a doppia cifra per alcuni comparti e rallentamenti per altri. Le imprese novaresi si confermano export-oriented – sottolinea Comoli – e la priorità è quella di rafforzarne la presenza sui mercati esteri, dando così sostegno e compimento al loro potenziale di sviluppo».
Il risultato novarese è sostenuto dall’incremento delle vendite oltre confine dei prodotti manifatturieri, che rappresentano la quasi totalità delle esportazioni provinciali, ed in particolare dalla crescita di alimentari, chimica, gomma-plastica e mezzi di trasporto.
Analizzando l’export delle principali attività economiche si osserva una flessione significativa, pari al -7,6%, per macchinari e apparecchiature (in cui risultano inclusi rubinetteria e valvolame), che si confermano comunque il comparto più rilevante, con un’incidenza del 26,6% sull’export provinciale.
Positivo, invece, il risultato messo a segno dalle sostanze e prodotti chimici (+3,6% su base annua), che si trovano al secondo posto nella classifica provinciale delle vendite all’estero, con un’incidenza del 16,7%.
Decisamente brillante la performance di prodotti alimentari, bevande e tabacco, che sfiora il +20%, raggiungendo un’incidenza pari del 9,8% e facendo così salire il comparto al terzo posto nella classifica provinciale delle vendite all’estero, accanto al tessile-abbigliamento, per il quale si registra, invece, un calo dell’export del -2,1%.
In netto aumento appaiono anche il comparto della gomma-plastica, con una crescita del +16,5%, e quello dei mezzi di trasporto che, trainato dalla componente aerospazio, concretizza una crescita pari a ben il +26,9%.
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, l’Unione Europea si conferma la principale destinazione delle merci novaresi, con una quota pari al 65,4% dell’export. La performance dei mercati comunitari appare positiva e superiore alla media provinciale, registrando una crescita delle esportazioni del +2,5%.
Guardando ai singoli Paesi si riscontra un aumento importante, pari al +6,3%, delle vendite dirette in Germania, primo mercato dell’export novarese. Aumentano anche le esportazioni verso la Francia (+1,8%), secondo mercato di riferimento, con variazioni positive anche per Regno Unito (+13,3%), Paesi Bassi (+23,1%) e Repubblica Ceca (+18,2%), mentre flettono quelle verso Spagna (-1,1%), Polonia (-9%) e Belgio (-3,4%). In merito alle vendite dirette verso i Paesi extra-UE si registra, a livello complessivo, un lieve calo, che sfiora il punto percentuale. Segna, invece, un forte incremento l’export con destinazione U.S.A. (+27,9%), sostenuto dalla componente aerospazio, che rappresenta oltre il 43% delle vendite oltre oceano. Assai moderata la flessione delle esportazioni rivolte al mercato svizzero (-0,5%), mentre risultano più che dimezzate quelle dirette in Russia (-52,4%), risentendo, in particolare, del calo di macchinari e apparecchiature, comparto incide in misura del 40% sulle vendite novaresi verso il Paese.